Bus, polizia locale e ambulatorio. Le tre priorità per Lozza
«Per me è molto importante ascoltare le persone. L’ho sempre fatto sia da presidente della Circoscrizione 6 che da consigliere comunale». Gianluigi Lazzarini, candidato sindaco per la lista Lega Nord civica per Lozza, dice di essere galvanizzato non tanto dalla competizione elettorale, quanto dalla possibilità di essere presente sul territorio «personalmente, porta a porta».
Pensionato, 69 anni, una vita da collaudatore e responsabile officina di una concessionaria di automobili, il candidato del Carroccio, che risiede a cinque metri dal confine con Lozza, individua tre priorità per il paese: un collegamento “vero” con il capoluogo, un ambulatorio medico, l’istituzione di un servizio di polizia urbana. «La creazione di una nuova linea di autobus – spiega Lazzarini – richiederebbe all’Avt un costo troppo alto, almeno 120 mila euro. Noi pensiamo invece ad un bus navetta del Comune che porti le persone al capolinea. Il servizio di polizia urbana, che oggi non c’è, si potrebbe istituire in sinergia con altri comuni limitrofi. Infine, per le persone anziane un ambulatorio in paese sarebbe importante, visto che oggi si appoggiano all’Asl di Varese».
Lazzarini affronta anche la questione Pedemontana, tema non proprio gradito agli abitanti di Lozza, a causa dei disagi che stanno vivendo nelle varie fasi di costruzione della grande infrastruttura. «È vero, ma per fare ordine bisogna fare disordine. Oggi per la popolazione è un sacrificio, ma è solo momentaneo. Quando la Pedemontana sarà ultimata e funzionerà tutto quanto, allora ci sarà anche un beneficio dal punto di vista economico».
Lazzarini si definisce un politico che ama ascoltare e guardare il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che mezzo vuoto. «Ho sempre avuto grande supporto dalla minoranza – conclude Lazzarini – e sono convinto del fatto che se si vuole amministrare bene occorre bisogna prendere in considerazione anche chi non la pensa come te. Il nostro programma è nato così». L’ultima battuta non poteva che essere dedicata all’illustre concittadino Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia e padre costituente della Lega: «Non lo deluderò».