Fantoni ai saluti: "Contento, ma ora faccio il nonno"

Fantoni(d. f.) Con due mandati conclusi alle spalle, Daniele Fantoni ha scelto di non candidarsi per la terza volta consecutiva a sindaco di Sangiano, non esercitando quindi la possibilità concessa dal recente “decreto Delrio”. Di più, Fantoni ha anche deciso di non fare parte della lista elettorale che lo ha sostenuto in questi dieci anni, “Amministriamo Insieme Sangiano”, che vede come candidato a primo cittadino Fausto Pagani. Non certo per contrasti o polemiche, piuttosto perché è giunto il momento di dedicarsi interamente alla famiglia.

«Ho quattro nipotini splendidi, un papà anziano, una figlia con diversi impegni professionali e una moglie che ha bisogno una mano da parte mia. Ho scelto la famiglia nonostante l’attività amministrativa mi abbia dato grandi soddisfazioni, ma ho già promesso a Fausto di accompagnarlo nei primi mesi se dovesse essere eletto, soprattutto su quei temi di cui mi sono occupato in questi anni».
Un addio, quello di Fantoni, vissuto con il sorriso sulle labbra: «Sono soddisfatto di quanto è avvenuto durante i miei mandati e gratificato dal lavoro svolto. Nei giorni in cui si stavano definendo le liste tanti cittadini mi hanno avvicinato e mi hanno chiesto di restare per un altro mandato, qualcuno mi ha telefonato: cose che fanno piacere. Ma negli ultimi tre anni il mio compito, come quello di tanti amministratori locali, è stato sempre più difficile per via delle spese da contenere, degli scarsi introiti e via discorrendo. Però, nonostante tutto, abbiamo portato a termine i lavori previsti: quelli alla scuola, quelli sulla circolazione, il cimitero».
Il primo cittadino uscente non ha rimproveri particolari da farsi, ma sottolinea un fatto che lo ha un po’ rammaricato. «Rimproveri no, perché mi pare che sia nel primo sia nel secondo mandato la mia compagine abbia fatto fronte agli impegni presi. Prima con i lavori di sistemazione di Villa Fantoni, poi con le opere di cui parlavo poco fa: nel complesso credo che la nostra amministrazione sia andata bene. Mi spiace – e siamo al rammarico – invece che negli ultimi due anni siamo stati costretti a ritoccare le tariffe comunali. Erano rimaste invariate per otto lunghi anni, ora abbiamo dovuto fare qualche modifica. Ma come dicevo prima, fare il sindaco è diventato ancora più difficile. Non toccherà più a me, ma anche senza essere in comune continuerò a vivere Sangiano e interessarmi di quel che accade in paese. Però, da nonno».

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