Con Tsipras si mobilita la cultura

“Dobbiamo mettere una zeppa in questo ingranaggio che impoverisce l’Europa”. Conclude così il suo discorso Nicola Fratoianni, il nuovo coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà.
La partecipazione alla politica, grazie alla Casa della cultura di Daverio, passa anche dall’arte e alcune decine di artisti hanno risposto alla “Chiamata agli arti” che nasce da un’idea di Alberto Tognola. “Mi ha colpito la risposta avuta. La cultura deve esser al centro dell’azione e la lista Tsipras presta grande attenzione a questo”.
Per Nicola Fratoianni partecipare a una iniziativa come questa è un valore. “Giro tutta Italia da tanto tempo e vedo quanta poca attenzione si mette alla cultura. Invece, ogni volta che abbiamo provato a scommetterci, ci siamo accorti di quanto questa faccia bene alla testa, ma anche alla pancia perché con la cultura si crea anche lavoro. La lista Tsipras nasce come una occasione civica e poi è appoggiata anche dai partiti. La partita elettorale questa volta è molto importante e siamo quasi solo noi a parlare di Europa. In Italia ancora una volta dimostriamo quanto provinciali e siamo dietro alle battaglie tra Renzi, Grillo e Berlusconi quando dovremmo cercare di dare risposte a quei 125 milioni di europei in stato di povertà. Sono numeri che danno l’idea di esser frutto di una guerra. In realtà sono il risultato delle scelte politiche. In Europa anche per questo tornano in lizza partiti populisti, razzisti e addirittura neo nazisti. Noi dobbiamo impegnarvi contro la disuguaglianza e se la nostra proposta troverà spazio potremo costruire un’altra Europa”.
Curzio Maltese, firma di punta di Repubblica, racconta di questa sua prima campagna elettorale. “Tsipras è un’idea nuova della politica. Per me l’Europa è il fondamento. Ho sognato con Spinelli e non mi rassegno al veder deperire il progetto di un continente unito. Intorno al Parlamento europeo si muovono grandi lobbies e questo è segno che l’Europa serve e conta. Finora sono stati messi soldi per salvare le banche, noi crediamo che vadano messi per lo sviluppo e il lavoro. Lo scenario è inquietante anche rispetto alla presenza di tante forze anti europee. La nostra lista sarà il terzo gruppo in Parlamento e potrà contare, e così non permettere la grande coalizione. Noi rompiamo il pensiero unico che vedeva ogni risposta nel liberismo. Dobbiamo opporci a qualcosa che ci passa sopra le teste e a chi vuole far credere che la politica non conta più niente. Invece noi siamo convinti che si possa riprendere a ragionare con la cultura e provare a lavorare per un paese migliore. Queste elezioni sono una possibilità di vivere ancora grazie a un grande ideale di Europa”.

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