Dario Sinapi, l'ex Sindaco torna in lizza
Dario Sinapi è stato per due mandati sindaco di Cantello: primo cittadino dal 1999 ql 2009, ha “saltato” le scorse elezioni per la regola dei mandati, ma ora torna in lizza.
Nato a Varese il 26 febbraio 1957, è a Cantello dal 1961: «Più precisamente, nei primi anni di vita, dal 1957 al 59, vivevo a Gaggiolo: che è sempre comune di Cantello…Poi ho fatto alcuni anni in Liguria e sono tornato qui».
Dopo la maturità classica (è un Cairolino) si è laureato in medicina all’università di Pavia. Attualmente è il medico del paese. E’ consigliere dell’ordine dei Medici dal 1999 dove si occupa dell’aggiornamento dei medici di famiglia, ed è presidente provinciale dello Snami, uno dei sindacati dei medici di famiglia. Si occupa anche di medicina dello sport, in particolare degli aspetti legati alla lotta al doping.
«La mia carriera politica è nata nel 1990, quando Gian Maria Baj Rossi, allora sindaco, mi ha chiesto di entrare in consiglio comunale nella sua lista, come indipendente. Nel 1994, poi, ho aderito a Forza Italia: sono stato delegato del collegio 1 dal 1996 al 1999».
La prima volta che si è candidato sindaco era il 1995, ma non è andata bene, anche se ha perso per soli 34 voti. Nel 1999, però, si ripresenta e viene eletto, alla guida di una lista civica.
Dal 2000 al 2009 è stato presidente dell’assemblea dei sindaci nella allora comunità montana della Valceresio: «La protezione civile di Cantello l’abbiamo messa in campo noi in quegli anni” precisa Sinapi.
Nel 2004 si ripresenta e viene rieletto. “Nel secondo mandato, tra le altre cose, abbiamo ridotto l’ICI». Nel 2009, per le nuove norme, non si può più ripresentare, e quindi “salta un giro”. Ora si ripresenta con la lista “Insieme per Cantello – Lega Nord” costituita dall’unione della precedente lista civica, Cantello al Centro, con la Lega Nord: «Con la Lega Nord abbiamo trovato un accordo sul programma, mentre per i candidati ognuno si è comportato in autonomia, senza alcun veto incrociato. E penso che il risultato sia stato un programma condiviso, senza alcuno scontro ideologico».
La domanda “Se fosse sindaco….” qui va aggiornata a “se rifosse sindaco”…. in questo caso Sinapi risponde: «Le tre parole d’ordine del programma sono “efficienza, trasparenza, disponibilità”. Tra gli argomenti fondamentali c’è la sicurezza, a cui siamo sempre stati attenti: all’epoca avevamo addirittura creato un servizio di polizia locale integrato tra più paesi, che garantiva perciò la copertura anche nei giorni festivi, da cui l’attuale amministrazione si è però staccata. Secondo punto importante è la tutela del territorio, anche alla luce delle nuove infrastrutture che sono in programma».
Queste infrastrutture non sono infrastrutture qualunque: da Cantello passano infatti sia l’Arcisate Stabio che la Pedemontana, quest’ultima però solo sulla carta «E per quanto riguarda le nostre intenzioni, noi ci proponiamo di lasciarla sulla carta».
Tornando alla tutela ambientale, un altro argomento è pressante: «La riapertura delle varie cave: alle quali noi ci opporremo con forza, oltre a esserci già opposti nel passato». Le cave nel comune di Cantello sono diverse: non solo la ex Coppa ora nota come Cava Nidoli, ma anche la Cava Valli, che è funzionante da 40 anni e lambisce la zona verde del Gaggio.
Tra le opere a cui Sinapi e la sua giunta lavoreranno se saranno eletti, ci sarà «la riqualificazione dei centri storici delle varie frazioni: ci impegneremo in particolare perchè i proprietari facciano la loro parte. Un modo per preservare il territorio. Nel 2013 è stato approvato un PGT che aumenta la pressione edificatoria del comune: per noi, un paradosso». Infine, argomento importante sono le imposte e le tasse: «Quando ho fatto il sindaco ho ridotto due volte l’Ici, mentre l’attuale amministrazione ha aumentato l’addizionale: noi pensiamo di razionalizzare le spese, anche attraverso convenzioni, che permettano almeno di non aumentare l’imposizione fiscale. Altra intenzione nostra è abolire l’Imu per le case date dai genitori ai figli e viceversa»