Cuveglio: sette domande al futuro sindaco

MunicipioCuveglio(d. f.) Sale l’attesa per le elezioni amministrative di Cuveglio, storico “baricentro” della Valcuvia dove la campagna è risultata piuttosto infuocata. Di fronte due candidati e due liste: il sindaco uscente Giorgio Piccolo con “Per Cuveglio” e l’ex primo cittadino Romeo Ciglia di “Cuveglio da Vivere”. Nell’ultimo giorno prima della pausa di “silenzio” elettorale” abbiamo posto sette domande da “botta e risposta” ai due candidati.

1) Quale “grande opera” (ovviamente in relazione a Cuveglio) si impegna a realizzare nel prossimo quinquennio?
Giorgio PiccoloPiccolo: «Vorrei rispondere promettendo il famoso “Passante Sud” per cui però ci sono problematiche che non dipendono solo dal Comune. Quindi dico il centro sportivo polifunzionale sovraccomunale, altra opera molto utile».
Ciglia: «L’opera maggiore sarà il centro sportivo “di valle” in collaborazione con altri comuni. Andrebbe a servire i circa 1.600 ragazzi nati tra il ’96 e il 2006 che vivono in Valcuvia oltre a tutti gli altri cittadini».

2) Una promessa che manterrà in campo sociale.
Piccolo: «Sicuramente l’aiuto a chi si trova in momentanea difficoltà economica attraverso l’uso di voucher. Somme di denaro in cambio di lavoro utile al paese».
Ciglia: «Promettiamo la rinuncia ad almeno l’80% delle indennità di funzione per destinare quei soldi al sostegno del lavoro giovanile e delle persone bisognose. Parlo come minimo di 25mila euro all’anno, ma probabilmente saranno somme maggiori».

3) Una promessa che manterrà in campo culturale.Romeo Ciglia
Piccolo: «Porteremo a termine il progetto di riqualificazione della Via Crucis della località Sant’Anna. Lo abbiamo avviato in collaborazione con l’Accademia di Brera e rivaluterà uno dei nostri gioielli artistici».
Ciglia: «Penso anzitutto al rilancio della Biblioteca, che è rimasta un po’ emarginata dalle politiche culturali recenti del Comune. Vogliamo darle nuovo impulso e farla diventare la capofila delle iniziative culturali cittadine».

4) Le interesserebbe una fusione tra Comuni?
Piccolo: «Noi pensiamo alla possibilità di aggregazioni sovraccomunali ma ho sempre detto che questo discorso andrà affrontato dopo le elezioni. Di certo, se si andasse in quella direzione, la scelta dovrebbe venire dalla popolazione: una richiesta della gente».
Ciglia: «Più che di fusione, parlerei di unione per ridurre i costi dei servizi in un sistema in cui Cuveglio possa essere il “polo centrale”. Quello che era stato fino a 5 anni fa grazie all’intuizione dell’ex sindaco Paglia di cui io avevo proseguito l’opera».

5) Chi comporrà la Giunta in caso di vittoria?
Piccolo: «Non faccio nomi perché non sarà una decisione solo mia. Se dovessimo vincere, coinvolgeremo l’intero gruppo di persone che ha sostenuto “Per Cuveglio” e che è ben più ampio della lista di candidati. Decideremo insieme».
Ciglia: «Aspetto a fare nomi perché nella scelta terremo conto anche (ma non soprattutto) delle preferenze espresse dalle urne. Di certo garantiremo un’adeguata presenza femminile come abbiamo fatto col la lista».

6) Cosa vuole dire al suo rivale a 3 giorni dal voto?
Piccolo: «Niente di particolare. Ho condotto una campagna elettorale parlando di me, del nostro programma in cui credo molto e continuerò a fare così».
Ciglia: «Nulla: la nostra campagna elettorale si è basata sui fatti, la sua sulle parole. Forse potrei dirgli che avrebbe potuto evitare di incattivire il dibattito insieme a chi lo sostiene (Alcuni volantini di Ciglia sono stati fatti ritirare per un cavillo regolamentare ndr)».

7) Chiudiamo in positivo. Qual è la cosa più bella che le hanno detto in questa campagna elettorale?
Piccolo: «In tanti mi hanno detto che sono il sindaco della gente, quello che è presente sempre e non solo alle manifestazioni pubbliche. Questo è ciò che intendo quando interpreto il mio ruolo di primo cittadino».
Ciglia: «Fuori da un bar, un ragazzo che non conosco mi ha fermato e si è complimentato per l’attenzione verso il lavoro giovanile che abbiamo esposto nel programma. E mi ha detto che in molti suoi coetanei lo hanno apprezzato».

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