Nel supercomune la sfida si chiama ora rappresentatività

maccagnoNel nuovo comune di Maccagno con Pino e Veddasca, la cui data di nascita risale solo al 4 febbraio scorso, si potrà sciare sull’acqua e sulla neve: ma questo non è un articolo di sport, bensì di cronaca post elettorale. Quasi un paradosso per descrivere come la fusione sancita dal referendum nel dicembre scorso con gli altri due paesi non è argomento concluso. Anzi.

I risultati delle elezioni di due giorni fa, che incoronano Fabio Passera primo cittadino del nuovo centro dell’alto Varesotto costituiscono piuttosto un punto di partenza per mettere alla prova del fuoco la capacità amministrativa per un territorio vasto, con problematiche e storie differenti. Si va da Maccagno, con un passato “imperiale” e punto di riferimento del Luinese nei secoli scorsi dove addirittura si batteva moneta, a Pino sulla sponda del Lago Maggiore, paese di confine dove si ragiona in franchi, a Veddasca, comune di montagna famoso per le piste da sci della Forcora oltre che per la bellezza dei paesaggi. Un particolare non da poco si nasconde tra l’altro anche nelle pieghe della storia di questo paese, a sua volta oggetto di fusioni e accorpamenti fra Armio con Biegno, Cadero, Graglio e Lozzo, che formarono il nuovo Comune di Veddasca, nel lontano 1928. Una fusione nella fusione.

Come ci si prepara a governare questi quasi 40 chilometri quadrati che fanno di questo centro il secondo comune più esteso del Varesotto?

La questione è stata uno dei temi caldi della campagna elettorale: toccherà ora all’amministrazione in carica a redigere e approvare il nuovo statuto comunale che prevederà figure “intermedie” che aiuteranno il sindaco del nuovo comune a destreggiarsi fra i bisogni dei cittadini. Si tratta dei “prosindaci” uno per comune (Maccagno, Pino e Veddasca) che verranno dal sindaco nominati: questa era l’ipotesi prevista da Fabio Passera, che è quindi passata; Davide Compagnoni, l’altro candidato, prevedeva invece di eleggere queste figure in un secondo momento, con una consultazione popolare. Quindi prosindaco sia. Le figure sono già state identificate, sono due uomini e una donna: Costanza Guerri rappresentrerà la municipalità di Maccagno; Mauro Fiorini e Nicola Marinello saranno rispettivamente i prosindaci di Pino sul Lago Maggiore e Veddasca: entreranno in funzione, dopo l’approvazione del nuovo statuto, verosimilmente nel settembre prossimo.

«Saremo gli occhi e le orecchie del nuovo comune – spiega Mauro Fiorini, ultimo sindaco di Pino Lago Maggiore, con una grande esperienza di amministrazione pubblica anche in qualità di segretario comunale di Luino – . Gli attuali consigli comunali in realtà non spariranno: lo statuto prevederà i Municipi: si tratta di assemblee composte da “consultori”: cittadini che avranno il compito di presidiare il territorio e riportare le necessità riscontrate: compiti grosso modo dei “consigli di zona” delle grandi città. Ci sarà una liturgia molto meno formale e l’obiettivo sarà quello di occuparsi dell’ordinaria amministrazione, riportando direttamente agli uffici oggi già esistenti sul territorio, vale a dire i palazzi comunali, aperti per erogare alcuni servizi. Per i bisogni che si rifanno alla “straordinaria amministrazione”, invece, saranno i prosindaci i terminali di queste richieste, che poi siederanno sia in giunta, sia in consiglio comunale del comune di Maccagno con Pino e Veddasca».

( Andrea Camurani @AndreaCamurani )

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