«Siamo stati l'alternativa alla lista "opportunista"»
Gavirate ha scelto, non c’è alcun dubbio. Silvana Alberio è stata eletta con uno schiacciante 67% di preferenze. All’indomani dell’incoronazione, però, un certo mal di pancia emerge, soprattutto tra chi vede salire tutti i partiti indiscriminatamente sul carro del vincitore. Qualche sassolino è rimasto anche nelle scarpe di alcuni membri della lista Per Gavirate: « A noi, va comunque il merito di aver dato alla popolazione di Gavirate un’opzione diversa, un’alternativa come si conviene a ogni democrazia» commenta Gianni Lucchina tutto sommato soddisfatto di quel 33% conquistato con una campagna elettorale di soli 30 giorni. « A noi va il merito di aver evitato la corsa solitaria di una lista “opportunista” – gli fa eco Lorena Luini – un tentativo di far convergere ogni voce politica all’interno di un unico gruppo». Il riferimento va alle trattative condotte dall’attuale sindaco nelle fasi organizzative della lista: « Il suo è stato un piano ben architettato – rivela Luini – mirato a creare consensi ma limitando alle sole persone di suo favore l’accesso alla lista». Tra i sostenitori anche il Partito democratico che, come ha più volte ribadito, ha fatto diversi incontri per definire l’intesa comune: « È chiaro che oggi molti elettori del Pd non si ritrovino in questo scacchiere. Nella sezione di Gavirate avevamo fatto più volte presente questa incongruenza, ma si è preferito andare avanti». Sulla scelta delle segreteria provinciale del Partito Democratico è saltata la leadership locale di Marco Tuozzo che ha presentato le dimissioni, pronto a chiedere un chiarimento in merito alla linea di partito.
E se i Democratici sono usciti disorientati dalla tornata elettorale, anche in casa Comunione e Liberazione i conti non tornano. Vicesindaco di Lucchina sarebbe stato Vittorio Mastrorilli, conosciuto attivista del movimento cittadino, alla fine i “suoi” voti non sono arrivati: « CL è un movimento che indica un criterio per scegliere – spiega Mastrorilli – di solito si sostiene chi vuole impegnarsi per il bene della comunità. In questa lista, ci tengo a sottolineare, sono entrato perché credo nel progetto e voglio mettermi a disposizione» Anche Patrizia Cerini, la più votata con ben 221 preferenze, mette l’accenno su un risultato che la premia come persona al di là della sua appartenenza a CL: « Chi ha votato per me, lo ha fatto perché mi conosce e mi stima, sa, soprattutto, che lavorerò per il bene di questa comunità». A conti fatti, quindi, i voti arrivati a “Per Gavirate” non sono voti di bandiera: « Chi ha scelto la nostra lista – sottolinea Franco Interdonato – lo ha fatto perché sa che lavoreremo per il bene della comunità».
Liberi da qualsiasi etichetta o “cappello”, i componenti della lista “Per Gavirate” promettono impegno e dedizione: ci sono 5 anni per convincere i gaviratesi.
Buon giorno,
a leggere commenti cosi’ sprezzanti e privi di solidita’ mi convince sempre piu’ che la scelta fatta dai Gaviratesi si e’ dimostra sensata ed intelligente.
Vorrei rispondere alla Sig.ra Luini (mi risulta neanche residente a Gavirate)che il PD poteva candidare Lei come sindaco…. ….ed alla sig,ra Cerini che gli opportunisti ..abitano proprio nelle sua lista
al sig.Lucchina ma davvero pensava che poteva accomodarsi a Gavirate?
..meno male con un 70 a 30..e’ stato fugato ogni dubbio…
Non sapete perdere…ma hanno vinto i Gaviratesi….
forse il signor Marco non sa che cosa significa essere opportunisti, gli dò un consiglio ,consulti il vocabolario della lingua italiana.
Ci vuole un bel coraggio a definire “sprezzanti e privi di solidità ” i commenti: si può non essere d’accordo ma mi pare eccessivo definirli così
firmato:una cittadina che ha letto entrambi i programmi elettorali