Perché ha deciso di candidarsi?
«Ho sempre lavorato per il mio Paese sin da giovane: nello sport, nella Proloco, o come volontario dove e quando ce n’era bisogno. Negli ultimi 5anni sono stato in amministrazione come vice-sindaco, questo mi ha permesso di capire che potevo fare ancora di più per il mio Paese, da ció ne deriva la mia candidatura a Sindaco. Quindi, rimbocchiamoci le maniche!»

Quali sono le priorità per il paese?
«In questo periodo di crisi, sicuramente una priorità è la maggiore attenzione verso gli anziani, i meno abbienti e i giovani. Poiché, questi ultimi in particolare, a causa delle situazioni odierne, sembrano allontanarsi sempre più dalla vita politica. Creare una relazione di fiducia tra i cittadini e l’amministrazione è un altro dei nostri primi obiettivi, associato ovviamente, al programma amministrativo già consegnato ai grantolesi».

Come vede il paese tra 5 anni?
«Tra 5 anni, come già detto in precedenza, vedo un Paese che porta avanti l’attenzione al disagio sociale, che mantiene un impegno continuo per sostenere le associazioni, che usufruisce di mezzi per sfruttare l’energia rinnovabile. Vedo tanto altro fra 5 anni ma al posto di immaginarlo, mi piacerebbe vedere insieme a voi tutte le mie aspettative realizzate. Auspico in un Paese collaborativo, in cui ogni cittadino, dal più giovane al più anziano, possa impegnarsi e sentirsi protagonista insieme al Comune, per dar vita ad un Paese sempre più a misura d’uomo».

In che modo sta conducendo la campagna elettorale?
«La campagna elettorale la sto conducendo porta a porta, ascoltando con interesse le proposte e le idee dei miei concittadini, senza fare promesse prive di senso o assurde come a volte fanno alcuni politici in campagna elettorale».

Quale sarà il primo provvedimento che prenderà non appena diventato sindaco?
«Non vedo un provvedimento prioritario, ma un insieme di semplici provvedimenti che possano portare al Paese delle migliorie ed ai grantolesi la speranza per un futuro più roseo: dall’ambito lavorativo a quello dei servizi erogati, dall’ambito scolastico a quello della terza età, dalla viabilità alla sicurezza ed all’innovazione delle tecnologie come la fibra ottica. So bene quanto la parola “speranza” oggi sembri quasi un’utopia, ma noi ci impegneremo al massimo, per renderla realtà».