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Il candidato sindaco Paolo Giorgetti si è presentato e ha illustrato il suo programma a grandi linee, lasciando spazio al dialogo coi cittadini una volta posato il microfono: «Sono nato a 100 metri da qui, in casa. Ho due figli, mi sposo tra poco. Per lavoro mi occupo di innovazione tra università e privato. Io e i miei coetanei quarantenni abbiamo intravisto una Cazzago diversa: adesso è cambiata, la modernità ha travolto il paese facendole perdere identità e tradizioni. La gente amava vivere la piazza, partecipare, condividere. In pochi metri c’erano tante realtà, associative e private, c’erano tanti personaggi che vivevano Cazzago, che era un paese vivo come lo era il lago una volta ha spiegato Giorgetti, figlio di uno degli ultimi pescatori professionisti del lago di Varese e da poco amministratore della cooperativa dei pescatori del lago stesso -. Un mucchio di ricordi di una Cazzago che non c’è più. Ma sono ricordi che devono tornare vivi, senza nostalgia, ma che servono per dare vita ad un nuovo senso di partecipazione. Il Comune ha un ruolo cruciale, deve fare da ponte, da elemento innescante tra il passato e il futuro. Ci dobbiamo mettere tanta energia, in un quotidiano che occupa tanta parte dell’impegno: non ci si può fermare però alle manutenzioni, ma serve guardare oltre, per disegnare il futuro del paese. Le nostre quattro linee guida sono territorio e ambiente, rapporti coi territori vicini, formazione e cultura. Partendo da quanto di buono è stato fatto in questi anni. Siamo in un periodo strano, la prossima amministrazione avrà il compito di investire l’avanzo di bilancio lasciato dall’amministrazione uscente. Vogliamo coinvolgere le realtà importanti che ci circondano, le università, stimolando i giovani per pensare ad una Cazzago diversa, nuova: non vogliamo un paese museo, ma un paese vivo. Servono i giovani e i meno giovani con la loro esperienza. Se vinciamo saremo in prima fila per unire idee e progetti. Coi Comuni vicini dobbiamo collaborare, a partire dallo stato del lago. Non abbiamo legami politici, vogliamo rappresentare tutte le anime del paese. Dai cittadini vogliamo supporto, in un percorso impegnativo. Fasce deboli, trasparenza e apertura, tutela ambiente, sicurezza, attività commerciali, cultura e tempo libero: queste sono le basi sulle quali vogliamo lavorare». I candidati consiglieri si sono poi presentati per nome, lasciando la parole ai rappresentanti delle due diverse fasce d’età presenti nel gruppo di “Piazza Libertà 1”, il “vecchio” Carlo Ponzellini (ex sindaco di Comerio) e la “giovane” Annarita Colombo. Ponzellini ha parlato dell’idea di far restare la popolazione e aumentarla, rimodernando il centro storico con l’entusiasmo della popolazione, con associazioni e realtà che vanno aiutate e stimolate e della volontà di raccogliere finanziamenti esterni con idee e progetti esecutivi seri e concreti in un paese ricco di attrattive e rimasto bello nel tempo; Annarita Colombo ha invece parlato dell’importanza del volontariato, dell’associazionismo, della collaborazione coi Comuni limitrofi per creare un’offerta migliore per i servizi sociali, della scuola e di alcuni spazi pubblici da sfruttare e valorizzare magari dando la possibilità di creare un’aula studio. Tanti applausi e aperitivo finale per tutti i presenti, che hanno potuto confrontarsi con i candidati della lista.

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