Una lotta tra vicini fa perdere pezzi alla giunta Pavan. L’ultima diffida firmata dal sindaco contro il bar del centro “Le Pine” è stata la goccia che ha fatto infuriare il vicesindaco Roberto Merletto che ha rassegnato le dimissioni: « Una mancanza di rispetto e anche una procedura che non ritengo appropriata. Non sono stato coinvolto nè, tantomeno, informato di quanto stava accadendo».

La vicenda al centro dello scontro riguarda, ancora una volta, il malcontento del vicino dell’attività che accusa il bar di schiamazzi e rumori molesti dopo le 22. La questione si protrae da anni e ha coinvolto il Comune, i carabinieri e anche l’Arpa: nel 2011, era stato deciso di limitare l’attività esterna del bar alle 22 lasciando, però, che l’esercizio continuasse all’interno fino a mezzanotte nel corso ella settimana e fino alle 2 nel week end.

L’ultimo esposto alla Procura del vicino, però, ha indotto il sindaco Bruno Pavan a risolvere la questione una volta per tutte. Così ha ingiunto all’attività di effettuare lavori di contenimento acustico in caso contrario di chiudere alle 22: « Una misura esagerata – sostiene Merletto – in quanto il vicino aveva chiesto solo verifiche da parte di agenti della polizia locale. Verifiche che, poi, ci sono state ma successivamente alla notifica del nuovo atto: le proprietarie hanno saputo la novità alle 14.30 mentre gli agenti hanno fatto le verifiche alle 19.30. Io, quindi, contesto questa diffida, ne contesto le modalità e la procedura. Visto, inoltre, che nessuno si è preso la briga di avvisare me che sono anche assessore alla sicurezza ho deciso di dimettermi».

Le dimissioni sono arrivate sul tavolo del primo cittadino: « Non ho avuto ancora modo di parlare con Merletto. Abbiamo due visioni diverse su questo tema: io rispetto i punti di vista di tutti ma su questa faccenda ho deciso di agire così. È vero, ho fatto un errore perchè non l’ho informato, ma lui ha enfatizzato troppo la questione. Peccato perchè mancano meno di due mesi alla fine del mandato e potevamo concludere in altro modo. Me ne farò una ragione».