Patrizia Toia si candida alle elezioni europee
Patrizia Toia, vice-presidente del gruppo dei socialisti e democratici europei e vice-presidente uscente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia, ha tenuto un incontro, giovedì 8 maggio, al caffé Zamberletti, per parlare di donne, Europa e futuro. Candidata nella circoscrizione Nord-Ovest, la Toia ha voluto così presentare la sua candidatura alle prossime elezioni europee del 25 maggio, ribadendo uno dei punti su cui si è spesa maggiormente: la parità di genere.
«Noi vogliamo avvalorare la presenza delle donne in politica – ha detto la Toia – così come in tutte le realtà sociali ed economiche. Non tanto per una promozione fine a se stessa, ma perché questa battaglia aiuta lo sviluppo della società. Il Parlamento europeo è molto più paritario di quello nazionale, non solo dal punto di vista numerico, ma anche da quello della considerazione che i nostri colleghi maschi hanno di noi donne. Se l’Europa fosse più presente, questo fattore si rifletterebbe anche nel nostro Paese».
L’europarlamentare ha ribadito l’importanza dell’approvazione della Convenzione di Istanbul, il documento che, dopo la ratifica di dieci paesi della Unione Europea, entrerà in vigore il 1 agosto 2014, dando vita così al primo strumento giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza in tutti i paesi firmatari.
«Anche grazie a questi risultati dobbiamo credere nell’efficacia dell’Europa – ha concluso la Toia -.
I venti dell’antieuropeismo ci portano solo alla deriva».
All’incontro, che si è svolto davanti a un ristretto pubblico, rigorosamente femminile, era presente anche il consigliere comunale Luisa Oprandi e l’onorevole Chiara Braga (PD), la quale ha voluto ribadire i passi fatti avanti dall’attuale governo in materia di parità di genere: «Non dobbiamo dimenticare che questo Parlamento è quello con il maggior numero di parlamentari donne della storia della Repubblica. Inoltre ilgoverno Renzi ha dato impulso a molte riflessioni sulla parità di genere. La legge italiana ha poi riaffermato alcuni principi riportati dalla Convenzione di Istanbul e una delle questioni su cui il governo si sta adoperando è quello di dar corso all’attuazione del piano speciale contro la violenza sulla donne, di cui la delega rimane al presidente del Consiglio il quale pone la massima attenzione sull’argomento».
Anche l’onorevole Maria Chiara Gadda, presente all’incontro, si è dichiarata soddisfatta degli sforzi fatti nell’ultimo anno: «Sono contenta dei risultati ottenuti sin qui. Le tante associazioni che nel Paese si battono tutti i giorni contro la violenza sulle donne, così come i nuovi strumenti messi a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare questo fenomeno, sono il sintomo di un cambiamento. Possiamo e dobbiamo parlare di una politica europea comune su tematiche importanti come la parità di genere, ma anche l’immigrazione e l’integrazione temi che devono essere affrontati da un Europa unita. Un Europa dei popoli».
L’onorevole Angelo Senaldi, unico uomo presente tra i relatori, ha dichiarato che «Una delle esperienze politicamente più formative nella mia carriera è stata quella di assessore alle Pari opportunità. Quello femminile è ancora oggi, purtroppo il genere più penalizzato. Le istituzioni devono quindi accelerare i tempi, per una vera e completa parità. Solo così il nostro essere comunità sarà più completo».