Vivere Casciago Morosolo, prima uscita pubblica per Giancarlo Garavaglia

Vivere Casciago MorosoloSerata di presentazioni per la lista Vivere Casciago Morosolo. In una palestra di Morosolo gremita e partecipe, a fare gli onori di casa ci ha pensato Giancarlo Garavaglia, consigliere comunale uscente e candidato sindaco designato alla successione di Beniamino Maroni, primo cittadino uscente che ha scelto di abbandonare la poltrona del palazzo comunale per dare spazio ad altri. Nella lista, che si presenta come civica e in continuità con l’amministrazione Maroni, ci sono i “vecchi” Dario Zanetti, Roberto Vitali, Marinella Grazioli, Giovanna Luca, lo stesso Maroni (sindaco uscente assente per problemi di lavoro) e i nuovi, Paolo Zanotti l’imprenditore agricolo, Mauro Giardini l’avvocato che vuole dare speranza ai giovani, Filippo Bossi l’appassionato di cultura, Beatrice Speroni la “mascotte” che studia architettura, Martino Rovera il giocatore di basket che abita in piazza Cavour e vuole occuparsi di sport e scuole, Marilena Alioli la “sconosciuta” che conosce la macchina amministrativa e Marilena Ciotti l’informatica che vuole modernizzare il comune: «Ognuno al posto giusto per portare a termine il programma che abbiamo presentato», ha riassunto Garavaglia, che ha illustrato i punti fondamentali del programma elettorale: «Vivere Casciago e Morosolo non è solo un nome, ma è un progetto: vogliamo essere partecipi e rendere partecipi i cittadini della vita del Comune giorno per giorno. Riusciremo a mantenere tutte le promesse. Risparmieremo 100 mila euro rinunciando allo stipendio del sindaco, che prende 1100 euro al mese, e degli assessori, almeno 100 euro al mese: un totale di 20 mila euro all’anno che per 5 anni fanno 100 mila euro. Soldi che vogliamo mettere in un fondo per aiutare giovani e inoccupati ad avviare attività, col Comune che faccia da garante per avere altro credito. Siamo un paese con tre realtà, per questo vogliamo individuare dei punti di riferimento a Casciago, Casarico e Sant’Eusebio e Morosolo, delle Vivere Casciago Morosolocommissioni di quartiere che diventino gli occhi dei cittadini sul l’operato dell’amministrazione comunale. Per i giovani non serve fare da promotori, ma ascoltare e supportare le realtà che ci sono, le associazioni in primis: creeremo un tavolo giovani, col Comune che li sostenga per quanto possibile – spiega Garavaglia -. Non voglio in paese pieno di bar o locali, ma avere punti di ritrovo è importante. Per i più piccoli pensiamo a percorsi per sentirsi parte della comunità, cosa che succede in altre realtà, come il Consiglio comunale dei ragazzi. Per famiglia e anziani vogliamo mantenere le cifre spese in questi anni, cifre importanti a favore di famiglie e imprese; gli anziani sono attivi, vanno sfruttati, coinvolti, messi in grado di aiutare la macchina comunale: la banca del tempo è il mezzo ideale per farlo. Capitolo opere pubbliche: sarà in linea col Pgt, se venderemo alcune aree comunali rese edificabili potremo pensare ad altre opere. Vanno asfaltate le strade, rimessi in sesto i cimiteri orche non si può impedire alla gente di morire. Altro nodo è quello del lavoro, del commercio e dell’industria: un problema che si sente anche in una realtà come Casciago. Abbiamo previsto sgravi per chi assume, per chi si sposta qui e assume residenti: non possiamo ridurre le tasse, ma potremmo dare dei contributi e aiutare attraverso il fondo di cui parlavo all’inizio. Vorremmo creare un mercato a chilometri zero per dare spazio ai produttori e magari creare un prodotto ad origine comunale. La sicurezza è un punto cruciale: i furti sono aumentati, il Comune deve segnalare le criticità e collaborare con le forze dell’ordine, aiutando chi è vittima di furti. Chiederemo che la polizia locale sia più presente, lavoreremo su soluzioni per limitare la velocità sulle nostre strade. Il parcheggio della stazione è una manna per i pendolari, ma va regolamentato e vanno favoriti i cittadini di Casciago che pagano il mutuo su quell’opera, riservando almeno un numero di parcheggi per i residenti e magari facendo pagare chi viene da fuori. Sulla stazione e su piazza Cavour abbiamo sia i mutui da pagare che un contenzioso in corso con la ditta che ha fatto i lavori, oltre ad altri soldi da pagare per i lavori fatti alla stazione in prossimità di via Tividino – chiosa Garavaglia -. I conti parlano chiaro, abbiamo le casse vuote, dobbiamo saperlo, ma dobbiamo guardare al futuro tenendo presente il passato per non fare gli stessi errori. Vogliamo essere persone che vivono Casciago e far sì che i casciaghesi si sentano parte del proprio comune, che è bello e piano di bella gente. L’ideale per creare una comunità viva, con l’impegno da parte di tutti, nostro e dei cittadini».

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