Quagliariello, "Ncd start up"
«Il Nuovo Centrodestra è una start up. Se sarà un successo, i cattolici e i liberali di questo paese potranno continuare ad avere un punto di riferimento politico moderato, e per loro ci sarà un futuro. Altrimenti, avremo solo un bipolarismo tra Grillo e la sinistra». La missione politico dell’Ncd è questa, e l’ha riassunta in due parole Gaetano Quagliariello, l’ex ministro delle riforme, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra di Alfano. Il messaggio è molto chiaro: «La nostra ambizione è passare il 4% e superare la soglia per entrare nel parlamento europeo».
Quagliarello sta compiendo un tour elettorale in Lombardia. E’ passato in mattinata nella sede varesina della fondazione Lombardia Europa. Accanto a lui, il coordinatore lombardo Alessandro Colucci, e il leader varesino, il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo (nella foto).
Quali sono le novità del Nuovo Centrodestra? Per Raffaele Cattaneo c’è una grande novità politica innanzitutto in provincia di Varese: «Questo era un territorio dove nel centrodestra doveva comandare la regina cattiva, ovvero la Lega Nord. Con Berlusconi non bisognava disturbare il manovratore in camicia verde, ma con la nascita del centrodestra, per i moderati, Varese torna ad essere centrale». L’Ncd ritiene di avere 15 candidati sindaci che fanno riferimento al partito alle amministrative. E ha presentato un elenco completo dei candidati che ha deciso di sostenere dando indicazione di voto.
E la conflittualità con Forza Italia?
«Noi eravamo tutti con il Pdl – conclude Quagliariello – e avevamo scelto di sostenere un governo di emergenza. Vediamo da una tradizione patriottica e abbiamo sempre scelto il paese prima di ogni altra cosa. In pochi giorni, si è voluto uscire dal governo, fermare le riforme e fondare un’altro partito. Ci siamo limitati a dire, no grazie. Ci siamo messi in discussione. Se questo esperimento andrà bene, sarà la prima volta che un partito ce la farà senza una lira di finanziamento pubblico. Questo è un modo diverso e nuovo di concepire la politica».