Europee, ecco per chi si vota
Siamo pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento Europeo: si tratta di elezioni dalla portata storica perché per la prima volta verrà di fatto data la possibilità ai cittadini col loro voto di esprimersi su chi subentrerà alla guida dell’esecutivo Ue, vale a dire della Commissione Europea. Queste novità sono state introdotte con l’entrata in vigore del trattato di Lisbona, nel 2009.
Su 13 partiti politici europei, cinque hanno nominato un candidato per sostituire l’attuale presidente della commissione. L’EPP (il Partito Popolare Europeo) ha nominato Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo: al Partito Popolare Europeo aderiscono Forza Italia, Unione di Centro, Unione Democratici per l’Europa e in qualità di osservatori il Nuovo Centrodestra e Südtiroler Volkspartei.
Il PES (Partito Socialista Europeo) ha candidato Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo: del Pes sono membri il Partito Democratico e il Partito Socialista Italiano.
I Liberali e i Democratici hanno optato per Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei Liberali al PE (Alde) di cui fanno parte i Radicali, il Partito Liberale Italiano, l’Italia dei Valori e il Partito Repubblicano Italiano.
I Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il francese José Bové e il tedesco Ska Keller e sono appoggiati dalla Federazione nazionale dei Verdi.
La Sinistra Europea ha proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco SYRIZA: in Italia è sostenuta da L’Altra Europa con Tsipras, lista composta da Sinistra Ecologia Libertà, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi del Sudtirolo/Alto Adige, Azione Civile, Partito Pirata.