Giovanni Resteghini, il candidato assessore che ha in lista il sindaco
Quella di Bisuschio è una sfida tra due assessori della giunta attuale.
Ma solo uno di loro ha in lista il sindaco in scadenza: si tratta di Giovanni Resteghini, che in molti chiamano Gianluigi: «Questo “doppio nome” ha una storia – spiega Resteghini – Nella corte dove vivevo, quando sono nato io, nello stesso giorno era morto un ragazzo, di nome Gianluigi. Come succedeva una volta, e in sua memoria, hanno cominciato a chiamarmi così».
Resteghini, 59 anni, sposato con Antonella, tre figli (Valentina, Mattia e Tommaso) è originario di Arcisate. «Quando mi sono sposato ho cominciato ad abitare a Varese, ma ben presto ho avuto nostalgia della Valceresio e sono tornato a Bisuschio».
Resteghini è insegnante: «Per un anno ho lavorato a Bisuschio, poi mi sono trasferito in Belgio e in Svizzera, dove ho insegnato italiano. Nel 2001 sono rientrato in Italia e ho lavorato in provveditorato, all’ufficio scolastico di Varese, fino alla fine della mia carriera. Dal 2013 sono in pensione». In Provveditorato era responsabile della formazione degli insegnanti per l’accoglienza dei ragazzi stranieri.
Resteghini dal 2009 è assessore all’Istruzione, Cultura e Sport della giunta Pisani e la sua attività politica è cominciata proprio con questa esperienza. Ora Pisani è al suo fianco nella lista, che «Per metà proviene dalla vecchia maggioranza, il sindaco, assessori, consiglieri. L’altra metà della lista è formata da nuove persone che entrano in lista. C’è quindi novità nella continuità, che intendiamo garantire, anche attraverso la presenza del sindaco uscente».
L’altro assessore che fa parte di “In comune per il comune”, oltre Resteghini, è Angelo Conti, ora all’ecologia. «Con noi è rimasto anche il capogruppo di maggioranza uscente, Roberto Baio, e due consiglieri, Luciana Tosatto e Carlo Segna».
Se fosse sindaco, cosa farebbe? «Mi piacerebbe che ci fosse un lavoro di gruppo: è stato il punto forte della mia vita professionale, e mi concentrerei sulla collaborazione. Poi mi piacerebbe molto continuare ciò che ha fatto il sindaco Pisani: incontrare le persone tutti i giorni, lasciare una porta aperta, dare ai cittadini orecchie che li nascoltano. In questi incontri non si parlerà solo di grandi opere, ma problemi quotidiani. Non posso fare grandi promesse perchè è assurdo farlo in momenti come questo. Ma non dimenticherei le istanze superiori: come quella della strada, la Induno – Arcisate -Bisuschio, perchè il suo completamento darà serenità al centro di Bisuschio, e insisterei per il collegamento ferroviario. Non solo quello che riguarda la Arcisate – Stabio, ma il ripristino della Varese – Porto Ceresio ferroviaria: troppi dimenticano che la parte della Ferrovia in lavorazione prosegue, oltre i cantieri, verso Porto Ceresio: un tratto perfettamente funzionante solo chiuso per consentire i lavori. A Bisuschio c’è un Isis con più di 800 studenti che arrivano da tutta la valle, e ora sovraccaricano il traffico con pullman e mezzi privati, quella linea è importante: senza contare che il capolinea è a Porto Ceresio, biglietto da visita turistico della valle».
IL turismo è un altro dei punti importantei del programma: «Con la mia azione sono stato promotore di un progetto con gli altri comuni della valle, di rilancio della Valceresio come zona turistica: è una zona che ha risorse artistiche e turistiche notevoli, oltre a radunare 50mila abitanti. Vogliamo farlo anche attraverso l’occasione di Expo 2015: al quale ci siamo già agganciati con “Sogni all’aria aperta”, festival culturale arrivato alla quarta edizione. Una attività che ha avuto fino a seimila partecipanti, in un paese di meno di 4000. Bisuschio e la Valceresio devono diventare centro – anche geografico – promotore di eventi culturali e turistici».
Infine: «Ci sono realtà già esistenti che bisogna solo coltivare. Dal punto di vista della formazione per esempio possiamo già essere orgogliosi: ci manca praticamente solo l’Università. E poi abbiamo un patrimonio prezioso di associazioni: dalla protezione civile alle associazioni sportive, dal gruppo di astrofili che gestisce l’osservatorio di Monteviasco al cinema gestito dalla parrocchia. Si è formata grazie a loro una rete che siamo quasi arrivati a formalizzare, una alleanza educativa che ha già portato progetti e spero di continuare. Insomma se fossi sindaco, vorrei che continuasse a essere quello che è, ma che cominciasse a coltivare una apertura al turismo anche culturale».