Facebook fino all'ultimo voto

Queste sono le prime vere elezioni in cui i social hanno svolto un ruolo importante.

Il 75,1% delle 229 liste hanno aperto una pagina Facebook e due terzi degli altrettanti candidati sindaco hanno utilizzato anche un proprio profilo personale.
A tutti loro abbiamo inviato un questionario e il 35,2% lo ha compilato. Un campione piccolo, ma si tratta pur sempre di 124 risposte che coprono la gran parte degli 84 comuni al voto.
I dati che emergono sono molto interessanti. In una scala da uno a dieci, l’utilità per un’amministrazione di utilizzare i social, e in particolare di Facebook, è pari a 6,9. Per il 24% delle risposte il voto è addirittura tra nove e dieci.
Siamo in presenza di utilizzatori frequenti e che conoscono bene il mezzo perché l’80% di loro lo usa con frequenza almeno quotidiana da oltre due anni. L’80% utilizza ancora il computer, ma ben il 64% accede anche tramite smartphone e il 26,8% impiega un tablet.
Rispetto all’utilità di Facebook per la campagna elettorale ci sono dati diversi da segnalare. Significativo il fatto che il social, per il 60% degli intervistati, è stato utile per conoscere cose che altrimenti non sapeva. Solo per una metà c’è l’idea che il mezzo sia stato particolarmente utile per questa occasione. Il 75% invece afferma di aver parlato anche fuori da Facebook di quanto accadeva su questo strumento.
Per quanto riguarda le caratteristiche del campione abbiamo il 77% di uomini e 23% di donne. L’età è molto variegata: il 13,8% è sotto i 25 anni, il 37,4% tra i 25 e i 40, il 33,3% tra i 41 e i 54 e il 15,5% sopra i 55.
Interessante notare come subito dopo Facebook siano Twitter e YouTube i social più usati.
Quest’anno, come avrete notato, Varesenews ha rinnovato completamente il proprio speciale elettorale. Alle classiche informazioni di servizio con candidati, liste, loghi e facce dei sindaci potenziali, abbiamo aggiunto un gruppo di Facebook, un live blog e per finire la classiche notizie.
In diversi hanno commentato la nostra scelta incoraggiandola e sostenendo che i social permettono una più ampia partecipazione. Non che questo abbia evitato polemiche o peggio ancora qualche opacità, ma intanto molti cittadini si sono sentiti realmente protagonisti e non solo perché comparivano in qualche lista.
Oltre 6.500 persone si sono iscritte negli 84 gruppi al voto e molti di loro sono stati attivi con post, commenti e altre azioni.
Nei prossimi giorni attiveremo uno speciale questionario anche per loro per conoscere meglio cosa ne pensano in merito all’uso dei social.

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