«Con la mia professione, mentalmente non riesco a schierarmi, però sono stato sindaco per due mandati consecutivi, dal 1994 al 2004, di Viggiù». Dopo il secondo mandato, l’inevitabile stop. «Però nell’elezione in cui non ho potuto candidarmi vinse il mio vicesindaco, quindi la continuità».
La sua candidatura, in questa tornata, non era affatto scontata: «Non contavo più di candidarmi, ma un gruppo di giovani mi ha chiesto di mettermi in gioco e risollevare il paese. E infatti, la mia è una lista fatta di ragazzi: compresa la media della mia età, è la lista più giovane».
Se diventasse sindaco, cosa farebbe, innanzitutto?
«Il mandato che ho ricevuto è stato quello di riprendere il mio vecchio programma: riqualificazione di Viggiù, sviluppare le preziosità viggiutesi, trasformare il comune in una comunità. La mia campagna elettorale è stata soprattutto fatta raccontando cosa ho fatto nei miei anni di sindaco, più che quello che farò domani: nei programmi si può mettere quello che si vuole, ma realizzare le cose è diverso. Voglio dimostrare che, se si vuole, si possono fare molte cose».
La sua candidatura a sindaco verrà ufficializzata, insieme alla sua lista, giovedì 24 alle 21in Villa Borromeo, ma nome, logo e nomi dei candidati sono già disponibili sul nostro sito delle elezioni.
II nome di Ciminelli si aggiunge a quello del giovane Antonio Banfi, sostenuto dalla lista Vivo il Paese, che – uscita allo scoperto per prima – è già in attività elettorale da diverso tempo. Non è ancora sicuro che la lista dei candidati si concluda qui: quello che è però definitivamente certo è che non si ricandiderà il sindaco attuale, Sandy Cane.
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