Michele Ruggiero

«Sono entrato in amministrazione comunale nel 1994. Nella legislatura successiva, con la giunta Gai, sono diventato assessore al bilancio per due mandati. Sono ritornato alla carriera amministrativa con l’amministrazione attuale, dove sono vicesindaco e assessore alle politiche sociali» Ruggiero è inoltre vicepresidente dell’Anci regionale per il dipartimento territorio, polizia locale e commercio.

Se diventerà sindaco, «Investirò molto sulla manutenzione: dall’ascolto dei cittadini, ci siamo resi conto che questi problemi sono importanti e vanno affrontati.  Ho fatto inoltre la scelta di mettere in lista dei giovani con grandi competenze, a cui vorremmo dare la possibilità di conoscere la macchina amministrativa: a loro dobbiamo dare la possibilità di sperimentarsi».

Importante per Ruggiero anche il ruolo delle associazioni:«Penso che il concetto di sussidiarietà si possa trasformare in elemento di creatività». Mentre per quanto riguarda gli anziani, «Istituiremo la cosiddetta “rete anziani” per rispondere ai loro bisogni. Non abbiamo più un centro commerciale, più di 1000 abitanti sono ultra65enni: è un problema da affrontare con la solidarietà».

Infine: «Vogliamo istituire un voucher a chiamata per piccoli lavori temporanei per il Comune: una lista da aggiungere all’elenco volontari. Per aiutare con piccoli lavori chi è in cassa integrazione o a disagio, che con la loro attività potrebbe aiutare il comune guadagnando qualcosa può aiutare il comune per i piccoli lavori, seguendo l’esempio di Viggiù»

Ad oggi, i due candidati sono infatti Giovanni (ma tutti lo conoscono come Gianluigi) Resteghini, assessore alla cultura del paese della Valceresio e l’assessore ai servizi sociali Michele Ruggiero. Entrambi scelti dall’attuale sindaco Pisani,  che ha dichiarato di non essere intenzionato a ricandidarsi come sindaco: ma che però una scelta di campo l’ha fatta, candidandosi come consigliere nella lista di Resteghini.

«Ero il vicesindaco, non mi sono ritrovato nelle proposte di Resteghini, così ho proseguito per la mia strada e mi sono candidato» ha dichiarato Ruggiero. Che smentisce il termine “la giunta si spacca” serpeggiato all’epoca delle prime indiscrezioni. Anche se i fatti sanciscono, perlomeno, la fine della prosecuzione dell’esperienza così come è oggi: dal 26 maggio uno di loro sarà infatti il capo dell’opposizione.