Perché ha deciso di candidarsi?
«Perché ritengo sia necessario non girarsi più dall’altra parte, demandando decisioni e scelte strategiche a persone dimostratesi negli anni sempre meno credibili e coerenti ma voglio controllare attivamente come viene amministrato il nostro paese, che è la nostra casa e la casa che lasceremo ai nostri figli».

Quali sono le priorità per il paese?
«Bisogna utilizzare tutti gli strumenti per incentivare e sostenere i commercianti, ottimizzare tutti i servizi alla persona (anziani e giovani), realizzare i parcheggi».

Come vede il paese tra 5 anni?
«Lo vedo migliore sotto diversi aspetti, dove la gente si sente sicura, è felice di vivere e che richiama gente perché è attivo e fiorente».

In che modo sta conducendo la campagna elettorale?
«Incontrando i cittadini, parlando con loro ma soprattutto ascoltandoli: tra la gente per la gente»

Quale sarà il primo provvedimento che prenderà una volta diventato sindaco?
«Sarà rivedere e riorganizzare il funzionamento dalla “macchina” comunale per massimizzare produttività ed efficienza: essere sindaco significa servizio non privilegio»