Elezioni in primavera, manovre alla ricerca dell'unità
Tanti contatti, ma ancora poche idee chiare a Cardano al Campo. Il comune andrà ad elezioni a maggio, in anticipo rispetto alla scadenza naturale in seguito ai fatti di luglio. Tutte le forze politiche in campo stanno sondando il terreno per capire quali alleanze o non alleanze si possono mettere in campo. L’idea di fondo che sembra già differenziare questa tornata dalla precedente è quella di non separare le forze, ma costruire alleanze. Nel 2012 erano stati quattro i candidati sindaci con l’area moderata e di centrodestra divisa in tre liste.
Nella maggioranza il Partito democratico, rinnovato con le recenti primarie di circolo a novembre, segue la strada annunciata: «Portare avanti la coalizione e allargare alla gente che ci sta» spiega il segretario cittadino Luigi Dozio, di area renziana. Gli iscritti si sono ritrovati domenica per iniziare la discussione in vista dell’appuntamento elettorale. Come prossimi passiDozio intende incontrare subito le altre forze dell’attuale coalizione e parlare al più presto (l’ipotesi è entro fine settimana) con l’area dei centristi. «Non c’è ancora un discorso su nomi e numeri, ma partiamo dai programmi». Qualche nome, ovviamente, circola. Quelli dei possibili candidati sindaci sono diversi, ma al momento sono due le candidature più forti. Tutti e due i nomi sono conosciuti e con esperienze amministrative alle spalle. «Non posso però escludere colpi di scena» commenta il segretario cittadino. Si arriverà anche stavolta alle primarie? «Non lo escludo, ma non ci punto. Se ci fosse un ampio consenso sul nome non avrebbe senso farle».
Fervono i contatti anche nell’area delle opposizioni. La più “corteggiata” da entrambi gli schieramenti è sicuramente l’area dei centristi. Nel 2012 i popolari non avevano appoggiato la lista Cardano Vive, ma avevano dato vita insieme ad altri cittadini senza appartanenza partitica alla lista civica Cardanoincomune. «Siamo apertissimi alla discussione – spiega Michela Marchese, allora candidata sindaco civica -. Stiamo valutando dove ci sono le condizioni per realizzare la nostra proposta e cercare di allargarla. Resta chiaro il fatto che siamo un gruppo di persone non schierate a livello di partiti». Essere il fulcro di una proposta e non «fare solo una scelta di campo». Per ora quindi, oltre all’azione di proposta, c’è anche l’attesa di vedere cosa succederà negli altri schieramenti, soprattutto nel centrosinistra. «Se dovesse essere confermata la totale continuità con l’attuale maggioranza, vedo un’incompatibilità di proposte».
Parte dai contenuti anche Giovane Cardano che nel 2012 rappresentava l’area di centrodestra e che con Giacomo Iametti aveva raggiunto il 27 per cento dei voti. «Il confronto c’è con diverse realtà a partire dalle forze di opposizione che in questi due anni hanno spesso collaborato in Consiglio Comunale» spiega Iametti. Secondo l’attuale capogruppo le logiche nazionali che hanno portato anche alla divisione del Pdl non devono necessariamente entrare in gioco a Cardano. «Per noi la priorità è quella ditenere unito il fronte moderato e dare un cambio di passo all’amministrazione della città. Il lavoro da fare è unire sui punti di contatto non dividere».
Anche la Lega Nord che nel 2012 aveva corso da sola con Loris Bonato oggi auspica «che si riesca a costruire un centrodestra unito per scardinare questo monopolio che dura da quindici anni». Da parte sua Bonato, unico consigliere comunale leghista, garantisce «massima disponibilità a collaborare. Non abbiamo posto condizioni, ma chiediamo di presentarci con chiarezza: eventuali coalizioni devono presentarsi in maniera chiara, con i simboli. I cittadini devono sapere chi c’è dietro la lista».
Tanto si muove quindi in città e per tutti l’obiettivo è quello di stringere i tempi sugli accordi per poi dedicarsi alla campagna elettorale.