Giovane Cardano: "Fra moderati non commettiamo ancora l'errore di dividerci"
«Accogliamo con favore e con grande soddisfazione l’annuncio dell’intenzione di Cardanoincomune di lavorare ad un’aggregazione civica dell’area moderata per le prossime elezioni amministrative». Così il comitato Giovane Cardano (rappresentato da Milena Melato, Patrizio Strino, Vincenzo Colucci e Giacomo Iametti), interviente dopo la prima uscita pubblica di uno dei movimenti principali in campo per le elezioni di maggio.
«Il progetto di aggregare, finalmente, l’area moderata a Cardano al Campo – spiegano -, per aprire una nuova pagina della politica cittadina dopo diciassette anni di sinistra al governo, è sempre stato il nostro progetto, fin dalle scorse elezioni amministrative del 2012 quando provammo, con la lista Giovane Cardano, a scardinare i simboli di partito per presentarci alla popolazione con un progetto pienamente civico che purtroppo si arenò di fronte all’impossibilità di abbracciare l’intero campo moderato, anche allora diviso in più rivoli». Nel 2012 sia Cardanoincomune (area popolari) che Giovane cardano (area centrodestra) si presentarono con una propria lista e un proprio candidato. «Per troppi anni questa idea – ammettono – è stata inseguita invano ma effettivamente mai messa in pratica, con il risultato che i voti moderati si sono dispersi su più liste e che il centrosinistra, sempre unito e compatto per vincere ad ogni costo, ha avuto la meglio per ben quattro volte consecutive».
Già a inizio gennaio, quando sono iniziate le “grandi manovre” in vista del voto, è emerso chiaramente che tutti gli schieramenti stavolta avrebbero cercato la via dell’unità. «Ora l’auspicio è che non riemerga la tentazione di distinguersi con il rischio di dividersi un’altra volta, pensando anche in questa tornata che una parte dell’area moderata possa essere sufficiente per rappresentare tutto il fronte e per intercettare il consenso dei cardanesi. È giunto il momento di sedersi attorno ad un tavolo, senza preclusioni e mettendo da parte ogni inutile primogenitura, per unirsi innanzitutto sui programmi e sui principi di fondo. Un’aggregazione di questo tipo può funzionare solo se assicura pari dignità a chi ne intende fare parte, non se si pensa ad allargare un gruppo già esistente per annessioni esterne: non sarebbe questa la logica che ha guidato in questi anni il nostro tentativo di aggregare l’area moderata».
Secondo Melato, Strino, Colucci e Iametti «i principi di partecipazione, solidarietà, sussidiarietà ed equità, enunciati dal gruppo di Cardanoincomune come base su cui costruire questa aggregazione, sono da sempre pienamente condivisi, tanto che la candidatura di Giacomo Iametti rispecchiava questi valori, così come l’idea di presentarci di fronte all’elettorato con un simbolo genuinamente civico, che dia il senso di un impegno che nasce dal basso per rispondere alle esigenze dei cittadini cardanesi. Le condizioni per aggregarsi, e ripetiamo “finalmente”, e per dar vita ad un progetto politico ambizioso, ci sono tutte, così come lavoglia di impegnarsi per offrire un’alternativa ai cardanesi: il nostro auspicio è che, data la situazione, si guardi al quadro d’insieme che si sta delineando e non si cada nella tentazione di perdersi su paletti, preclusioni ed inutili prove di forza che rischierebbero di minare il progetto complessivo per motivi che, nel quadro d’insieme di una grande aggregazione del fronte moderato, finiscono per risultare del tutto marginali».