Casciago: si dimette l'assessore Fraietta e Chiesa esce allo scoperto
Acque agitate a Casciago, sia nell’attuale maggioranza che all’opposizione. La giunta del sindaco Beniamino Maroni ha perso infatti un pezzo, l’assessore Simone Fraietta, il quale ha protocollato in Comune nella mattinata di giovedì 10 aprile le proprie dimissioni, spiegate con una breve nota: «Ho ringraziato il sindaco per la fiducia riposta nella mia persona e per avermi consentito di servire il mio paese. Le dimissioni sono di fatto una scelta obbligata al termine del mandato amministrativo. Sono sereno per aver fatto nella maniera migliore possibile il mio dovere e sono contento per l’esperienza maturata. Per il futuro prossimo e per il prossimo mandato amministrativo sto valutando l’opportunità di continuare il lavoro svolto. Sono consapevole che le amministrative devono occuparsi di questioni locali e sono convinto che le idee e i programmi, anche quelli più belli e ambiziosi, viaggiano sulle gambe degli uomini. Per questo valuterò le persone che si metteranno in gioco e sceglierò di sostenere quelli che, a mio parare, possono costruire il bene di Casciago e della sua popolazione». Un gesto forte quello delle dimissioni, accompagnato ad un’apertura verso un futuro fatto, forse di nuove alleanza. Il primo cittadino Maroni al momento non commenta. La patata bollente la dovrà gestire qualcun altro, dato che l’attuale sindaco ha deciso (anche se non l’ha formalizzato ufficialmente) di non ricandidarsi alle prossime elezioni: la Lega Nord, partito di riferimento di Maroni, non ha ancora sciolto la riserva sul nome del suo possibile successore, nè ha deciso se fare corsa in solitaria o con gli attuali alleati del centrodestra, che nel frattempo studiano alternative.
Dall’altra parte, decisa la candidatura di Andrea Zanotti insieme a Marino Brovedani (per quanto riguarda lista, candidati e programma si dovrà attendere ancora qualche tempo), esce allo scoperto anche un altro candidato, Stefano Chiesa, attuale consigliere di minoranza del gruppo Obiettivo Comune proprio insieme a Zanotti. Chiesa, vicino all’Udc (ha la tessera del partito di Cesa e Casini) ma da sempre impegnato con liste civiche nelle competizioni elettorali amministrative, critica fortemente la scelta dell’ex collega di lista sul suo blog: «La ricandidatura è stata sponsorizzata e sollecitata dall’altra lista di minoranza dell’ex-sindaco Brovedani con lo scopo di mettere insieme i voti delle due liste di minoranza, ma di fatto é solo uno spostamento solitario dello stesso Zanotti verso persone che cinque anni fa aveva scaricato, in cambio della promessa di candidatura al massimo “cadreghino” comunale – spiega Chiesa -. Chi scrive, collega di minoranza e di lista di Zanotti nell’ultima legislatura, è stato tenuto all’oscuro delle sue scelte e dietrofront. Mi sono attivato con alcuni amici già candidati della lista “Obiettivo comune” nata cinque anni fa in netta alternativa a Brovedani e soci e altre persone nuove all’impegno amministrativo per dare continuità al lavoro di minoranza svolto in questi anni per far nascere una lista/gruppo alternativo che rappresenti il desiderio di una buona e efficiente amministrazione senza voler ritornare a modelli, scelte e persone già sperimentati in passato con esito negativo».