Dall'Osto: "Farò di Brunello il paese che vorrei"
Andrea Dall’Osto ha deciso, si getta nella mischia con un primo grande obiettivo: far rivivere questo paese.
“Basta, non riesco più a stare nelle retrovie – esordisce -dopo cinque anni all’opposizione adesso voglio fare qualcosa di importante. Il mio paese sta morendo: non ci sono più negozi, non ci sono le scuole, le giovani coppie scappano e noi restiamo qui a guardare quanto abbiamo di più bello invecchiare e cadere nell’abbandono”.
35 anni tra poche settimane due grosse passioni, la bicicletta e la fotografia, Andrea Dall’Osto è un commerciante di Azzate ma la sua famiglia vive da generazioni a Brunello.
“Io spero che i miei trascorsi a Brunello abbiano lasciato una traccia, che la gente abbia capito quanto io tenga al mio paese. Sì i programmi sono importanti, ci mancherebbe altro, ma contano molto anche le persone, la loro storia”.
Simbolo e lista (civica) sono pronti, mancano poche rifiniture ma il più è fatto.
“Noi non facciamo mistero di niente – dice ancora Dall’Osto – è questa la nostra forza. Ed è così che abbiamo intenzione di governare Brunello se mai vincessimo: con la trasparenza. L’amministrazione precedente ha gestito il comune calando decisioni dall’alto. La popolazione non è mai stata coinvolta, mai un’assemblea pubblica tranne quella dei giorni scorsi organizzata dal sindaco per salutare i concittadini. Non è così che si fa: ci vogliono trasparenza, coinvolgimento dei gruppi e delle associazioni che operano sul territorio, comunione di idee. Persino il giornalino comunale era un “organo della giunta”, noi non avevamo accesso, non era permesso scrivere nulla che contestasse l’amministrazione comunale: ma dove si è mai vista una cosa simile?”.
Uno dei cavalli di battaglia della lista di Dall’Osto sarà poi la gestione dell’asilo e delle scuole: “Un asilo nido chiuso e nessuna scuola non sono certo una buona eredità dell’amministrazione Ghiringhelli. Buchi di bilancio e mancanza di convenzioni vere con i comuni limitrofi rendono la vita dei genitori di Brunello certo non facile. Bisogna rimettere mano ai conti e almeno garantire servizi efficienti ed economici alle famiglie”.
“Insomma di lavoro da fare ce n’è parecchio: ma noi siamo una squadra collaudata e molto, molto affiatata. Ora si tratta solo di conquistare la fiducia della gente. E poi di mettersi a lavorare”
Come mio ex alievo, ti faccio tanti auguri, e in bocca al lupo, a te e al paese di Brunello, a cui ho dedicato tanto.
Come mio ex allievo, ti faccio tanti auguri, e in bocca al lupo, a te e al paese di Brunello, a cui ho dedicato tanto.
Brunello non può cambiare se non cambia la mentalità dei brunellesi! In questo paesino qualsiasi tipo di iniziativa è legata alla realtà religiosa! se non ne si fa parte si viene automaticamente esclusi da qualsiasi coinvolgimento da parte di quella manciata di famiglie che godono di un arcaico e ridicolo prestigio sociale dettato dal loro cognome. La vera sfida per cambiare Brunello è creare nuovi spazi indipendenti da queste realtà che non siano condizionati dalla mentalità chiusa e antistorica della maggior parte dei suoi abitanti.
Il commento pubblicato qui sopra a firma Andrea non è da riferire al candidato Andrea Dall’Osto ma ad un cittadino che ha lo stesso nome di battesimo del candidato sindaco. La Redazione
Egr. sig. Andrea Dall’Osto
ho appena letto della sua ambiziosa scelta di diventare sindaco di Brunello.
In merito gradirei sapere se nel suo programma di lavoro vi è inserito il recupero della piazza San Rocco,
luogo che tuttora versa nel più totale degrado con il manto stradale che presenta segni di cedimento soprattutto all’altezza della ex sede dell’ufficio P.T.. Manca, inoltre, lo specchio della segnaletica stradale
infranto dalle intemperie del tempo e mai ripristinato dalla vecchia giunta comunale. Infine, la pavimentazione ceduta ha provocato delle falle pericolose per la circolazione stradale di veicoli, velocipedi e pedoni che quotidianamente transitano per la piazza.
Cordiali saluti e buon lavoro