Lavoro e turismo sono i due punti che uniscono, nelle priorità per il paese, le tre liste candidate a guidare Taino per i prossimi cinque anni.
Con sfumature diverse, almeno nelle dichiarazioni, anche la questione ambientale e la contrarietà alla cementificazione sono aspetti considerati centrali.
Stefano Ghiringhelli, il candidato sindaco di Taino 2014: «Uno dei problemi maggiori è la mancanza di socialità e di lavoro. Dobbiamo cercare delle risposte concrete. Vogliamo puntare molto sul turismo legato all’ambiente e al paesaggio, anche per il fatto che abbiamo boschi per il 55% del territorio. Noi non vogliamo speculazioni edilizie – precisa Ghiringhelli – e per quanto riguarda l’area dell’ex polveriera vorremmo ascoltare esperti su quale possa essere una reale soluzione». Rispetto al bilancio: «L’indebitamento del Comune, dovuto principalmente all’operazione Montedison, ha reso il nostro bilancio molto rigido. Non si possono ad oggi accendere nuovi mutui. I trasferimenti dallo Stato sono ridotti ai minimi termini. Ne deriva che, in assenza di importanti dismissioni patrimoniali, ogni credibile progetto d’investimento futuro dovrà essere sostenuto e condiviso dagli stessi Cittadini Tainesi. Anche nell’ipotesi di reperimento di fondi tramite la partecipazione a Bandi Regionali ed Europei, i quali prevedono comunque il co-finanziamento al 50%». Rispetto al sociale e al tempo libero: «Una volta era l’oratorio ad avere un ruolo centrale. Ora vorremo attivarci per consentire diverse attività dei giovani e favorire un ponte generazionale valorizzando gli anziani che rappresentano oltre il 35% della popolazione».
Paola Zarini di Taino democratica: «La bellezza di Taino è una grande ricchezza. Le nostre parole chiave, insieme alla valorizzazione della bellezza del territorio, sono trasparenza e partecipazione. Un luogo bello attira le persone e un turismo ben calibrato e pensato non può che creare valore per il paese».
La passione per il fare è uno dei temi centrali per Taino Democratica. «La passione è un bel virus contagioso, che coinvolge le persone che sicuramente possono fare qualcosa per il comune. Il nostro programma è come una coperta, un patchwork della nonna, che combina tradizione con novità. Questo grazie anche delle competenze che ogni persona del gruppo porta con sè. Noi sappiamo fare le cose, perché le abbiamo fatte e ci vengono sempre meglio».
Meno cemento con uno sfruttamento del suolo eco compatibile è un altro punto qualificante del programma di Taino democratica. «La cultura è un ulteriore elemento centrale perché abbiamo un teatro e vogliamo torni a vivere». «Taino dopo amministrazioni virtuose dagli anni Settanta agli anni Novanta ha perso molto fino ad arrivare ad essere la penultima negli indici dei comuni virtuosi. Da qui dobbiamo uscire».
Andrea Basoli, candidato sindaco per La Lista civica Taino si rinnova.
«Mi sta a cuore Taino e ho visto che negli ultimi 15 anni il paese ha avuto un progressivo degrado. La nostra lista civica crede che il primo punto sia l’ascolto dei cittadini che devono essere coinvolti sempre, anche una volta che l’amministrazione si è insediata.» Tra le problematiche principali Basoli segnala la scuola e i giovani. «Dobbiamo trovare i fondi per sistemare la struttura della scuola superando da subito le barriere architettoniche. Vogliamo rilanciare il turismo coinvolgendo tutte le attività economiche già presenti. Il nostro patrimonio è il verde».
La viabilità e il parco «richiedono maggiori interventi perché sono il biglietto da visita del nostro paese. Il piano del governo del territorio inoltre è uno strumento rigido e si è fermato tutto». Secondo il candidato «occorre rivitalizzare il centro storico e permettere di costruire senza che questo sia invasivo e speculativo. L’area dell’ex polveriera deve diventare verde e non dev’essere realizzata una seconda Taino».
Il lavoro è un altro punto centrale nel programma della lista: «Pensiamo in particolare a sgravi fiscali per le imprese che vogliono assumere».