Compagnoni: "Il paese ha bisogno di ascolto e condivisione"

compagnoni davideDavide Compagnoni,  49 anni fra pochi giorni, candidato sindaco per la lista “Insieme Maccagno Pino Veddasca“, già portavoce del gruppo consiliare “Maccagno Domani” nell’ultima legislatura. Nella vita esercita la professione di avvocato ed è padre di due ragazzi di 13 ed 11 anni.

Perché ha deciso di candidarsi?
«Per gratitudine e responsabilità nei confronti di tutti coloro che me l’hanno chiesto e perché, dopo 20 anni di governo da parte del mio competitor (10 da vice sindaco e 10 da sindaco), ritengo che la cittadinanza necessiti di una proposta alternativa; basata su un diverso metodo amministrativo, su scelte differenti ed il più possibile condivise, su un effettivo ascolto della Gente ed una reale apertura al dialogo».

Quali sono le priorità per il paese?
«Un nuovo clima di reale coesione sociale – una fattiva integrazione degli abitanti di Pino e Veddasca, uniformando i servizi comunali; a questi centri deve essere assicurata pari dignità rispetto al “capoluogo” – un’innovativa strategia di marketing territoriale per un essenziale rilancio turistico a 360°- maggiori attenzioni per i giovani – la risoluzione della delicata vertenza del nuovo porto Gabella– lo stralcio di alcune forzate previsioni del PGT di Maccagno – nuove proposte in tema di sicurezza, primo intervento e sostegno all’occupazione – sgombrare il campo da ipotesi di conflitto di interessi».

Come vede il paese tra 5 anni?
«Lo vedo molto valorizzato, aperto nel coniugare eventi di carattere locale e manifestazioni di grande richiamo turistico; iniziative che consentano di fruire al meglio delle invidiabili infrastrutture realizzate sul territorio negli ultimi 30 anni. Con migliori collegamenti viari e servizi in grado di assicurare un’ottima qualità di vita».

In che modo sta conducendo la campagna elettorale?
«Con impegno, ma con grande serenità e senza alcun assillo; incontrando le persone con i miei candidati consiglieri e rimanendo me stesso».

Quale sarà il primo provvedimento che prenderà non appena diventato sindaco?
«Mi preoccuperò che venga approvato subito lo statuto comunale del “nuovo” Comune, assicurando vera rappresentatività ai “centri minori” mediante l’istituzione di prosindaci e consultori eletti democraticamente dai residenti delle rispettive località».

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