Donno: "Una mappa dei bisogni per far rinascere Mesenzana"
Michela Donno. 42 anni, madre di due bambine, dottore commercialista si candida sindaco a con la lista “Per Mesenzana”. Lavora in paese – dove vive da oltre vent’anni – nel suo studio ed è alla sua prima esperienza in una competizione elettorale.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Ho deciso di impegnarmi in prima persona, perché credo nello sforzo collettivo degli uomini e delle donne, perché conosco il mio paese e mi sono resa conto che sono tante le potenzialità inespresse che meriterebbero di trovare spazio e considerazione. Il vissuto della mia esistenza, le fatiche e le gioie, mi hanno insegnato ad affrontare le difficoltà senza mai indietreggiare, andando sempre al centro delle questioni. Sono per questo lontana, mille miglia, dalla politica politicante e dai piccoli cabotaggi di potere. Dovremmo un po’ tutti fare professione di umiltà e da lì ripartire, ben sapendo che per costruire bisogna ritornare ad essere comunità».
Quali sono le priorità per il paese?
«Chiunque vincerà le elezioni si troverà, per forza di cose, ad affrontare alcuni punti caldi come l’ultimazione delle opere pubbliche incompiute: scuola materna e rotatoria sulla 394.
Sarà necessario poi affrontare la gestione associata dei servizi che, per Legge, dovremo organizzare con gli altri comuni limitrofi. Tra questi oneri, io però voglio aggiungere anche una priorità che potremmo chiamare a costo zero, ma che si sostanzia sempre più come un dovere da ottemperare: informazione e trasparenza. Ecco perché abbiamo pensato ad un “foglio d’informazione comunale” e a meccanismi di democrazia partecipativa»
Come vede il paese tra 5 anni?
«Il mio auspicio è quello di poter veder la mia comunità, attiva e partecipe della “cosa pubblica”, propositiva e artefice del proprio destino. Ciò che mi impegnerò a fare nei prossimi anni, indipendentemente dagli esiti elettorali, sarà proprio quello di favorire questo cammino, di ridare slancio al protagonismo di ogni singolo cittadino»
In che modo sta conducendo la campagna elettorale?
«Nella maniera più semplice e genuina. Stringendo rapporti, riscoprendo l’entusiasmo di persone che ho sempre visto lontane dalla politica. La campagna elettorale è un momento di grande intensità emotiva, di conoscenza e ascolto. Ecco, un’Amministrazione Comunale dovrebbe sempre vivere questa tensione empatica con il proprio territorio. Se mi sarà concesso l’onore di guidare il governo del paese, questa sarà la prassi quotidiana»
Quale sarà il primo provvedimento che prenderà non appena diventata sindaco?
«I primi provvedimenti di carattere amministrativo saranno quelli che poc’anzi ho indicato come “priorità”, accanto a questi però è mia intenzione tracciare una mappa aggiornata dei bisogni, materiali ed immateriali, delle esigenze inespresse, delle tante domande di aiuto che soprattutto in un periodo di crisi come questo, si palesano spesso come urgenze ultimative. Da questa “ricerca” nasceranno i programmi concreti ed i bilanci dei prossimi anni».