Un gruppo compatto per rilanciare Castelveccana
Alla loro prima esperienza politica, i candidati di “Rilanciamo Castelveccana”, tengono subito a precisare di sentirsi un gruppo molto compatto: «La nostra esperienza è gestionale, nessuno di noi ha mai amministrato un ente pubblico. A chi dice che non abbiamo le capacità, ribattiamo che siamo un gruppo unito e con le competenze necessarie per amministrarlo in modo efficiente. Conosciamo le lingue, abbiamo competenze imprenditoriali e sappiamo come reperire i finanziamenti pubblici, inoltre sappiamo quali protocolli sono necessari alla buona amministrazione di un Comune».
Li incontro fuori da municipio di Castelveccana, Claudio Francesconi, medico chirurgo con svariate specializzazioni, mi dice di essere appena tornato da Milano, dove ha sostenuto un esame per la sua ennesima specializzazione.
«Mi sono candidato per l’amore che nutro nei confronti di Castelveccana e perché, dal mio punto di vista, si può fare ancora molto per renderla più appetibile sotto l’aspetto turistico e sociale. Ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di ragazzi giovani e competenti con i quali intraprendere questa avventura politica che ora ci auguriamo di vincere con il sostegno dei cittadini».
Quali sono le priorità del programma di Rilanciamo Castelveccana
«Vorremmo orientarci verso una migliore pianificazione energetica del territorio – dice Davide Carnio, candidato in lista – . Portare a Castelveccana una gestione non solo attenta ai costi, ma anche all’eco-sostenibilità. Un aspetto che fino a oggi non è mai stato preso in considerazione dalle precedenti amministrazioni».
Puoi spiegarti meglio?
«Vogliamo utilizzare meglio le risorse dei finanziamenti pubblici e quindi andare a installare tecnologie avanzate. Utilizzando le energie rinnovabili come il sole, l’acqua e il bosco. Le nostre risorse».
Quindi contate molto su questo aspetto.
«Per noi sarà fondamentale riuscire ad intercettare i fondi comunitari e regionali per aiutare il Comune a finanziare uno sviluppo sostenibile del territorio» dice Nunzio Quattrone.
E una volta ottenuti i finanziamenti cosa ne vorreste fare?
«Realizzare il completamento della rete fognaria e la creazione di un collettore (un impianto per la depurazione delle acque) condiviso da tutti i paesi dell’alto Verbano».
Ma l’amministrazione uscente è riuscita a ottenere finanziamenti pubblici. Secondo voi li hanno utilizzati male?
«Li hanno utilizzati per l’ordinaria amministrazione – dice Verena Allegra -. Facciamo un esempio: c’era un finanziamento a fondo perduto della Regione per l’istallazione di un impianto fotovoltaico su edifici pubblici. Be’ l’amministrazione uscente ha preferito investire in una caldaia a gas. Ci sono delle opportunità che l’amministrazione non ha usato».
Mi sembra di capire che quello della caldaia non è l’unico esempio.
«Infatti, un altro esempio è legato ai finanziamenti per la promozione turistica legati all’Expo. Noi proponiamo di sistemare alcune zone del territorio come i sentieri e le spiagge pubbliche. Uno dei nostri progetti è quello di sviluppare un’ accoglienza turistica completa, partendo da un’offerta che va dal trekking alle passeggiate a cavallo, alla mountain bike. Il tutto attrezzato con aree pic-nic, sosta camper, etc».
Un piano dispendioso…
«Possiamo concedere in comodato d’uso dei pezzi di bosco – dice Lorenzo Maino – per far sì che i sentieri vengano tenuti puliti, consideria che Castelveccana è il Comune con più superficie boschiva della provincia, questo ci consentirebbe non solo di rilanciare il turismo ma anche di tenere pulito il territorio. Questo è il principio di collaborazione tra le persone, se ognuno fa il suo si crea qualcosa di grande».