Il voto delle amministrative in provincia di Varese non ha visto il terremoto delle Europee. La Lega mantiene sette sindaci che si sono presentati con liste o simboli del partito. Il Carroccio ha perso Vedano Olona, ma ha confermato il segretario provinciale Bianchi a Morazzone e Marco Colombo a Sesto Calende. Ne escono rieletti anche una serie di sindaco dell’hinterland varesino che avevano rappresentato la prima linea della Lega maroniana negli anni scorsi: Grandi a Castronno, Galimberti a Buguggiate, Bertuletti a Gazzada Schianno. E poi ancora De Micheli a Caronno Varesino, Colombo a Lonate Ceppino.

Bene, come si può evenicere dalla tabella, anche il risultato di ognuno di loro. Complessivamente passano dagli 11.065 voti del 2009 ai 12.049 di questa elezione. Un dato che non è legato solo ai voti dei leghisti doc che alle Europee è stato pari a 4.938.

Nel nostro tour a Brinzio –che potete ripercorrere seguendo questo link– abbiamo incontrato tutti e tre i candidati che ci hanno anticipato alcune parti del loro programma elettorale. Sul sito dell’amministrazione comunale, comunque, è possibile approfondire tutte queste tematiche consultando i programmi elettorali che le liste hanno depositato. E le sorprese, scorrendo le parole promesse sono molte: Si parte dalla singola pagina che animerà l’eventuale governo di Alfio Virzì fino al “record” delle 26 pagine depositate dalla Lega Nord passando poi per le 5 pagine della lista “Brinzio”, a sostegno di Sergio Vanini. Per consultare tutti i documenti, seguite questo link.

La candidata sindaco, davanti ad una platea di circa 60/70 persone, ha prima spiegato i motivi della scelta di correre con un gruppo tutto nuovo: «Sono stati 5 anni duri, durante i quali sono cresciuta e che mi hanno fatto insegnato a ragionare con la mia testa, senza una guida come Alessandro Vedani che per motivi suoi ha lasciato il Comune per altri impegni. Ho deciso di proseguire per la strada cominciata in questi anni, senza prenderne una nuova, che a mio parere ha poco senso. Lo faccio con un gruppo motivato e selezionato, che ha radici sul territorio, composto da una porzione civica e una porzione di Lega Nord, con una quota rosa importante e motivata: respingo al mittente le accuse di essere sradicata dal paese e dal partito, questo è un gruppo ben rappresentato e che ha esperienze e valori. Io, rispetto a 5 anni fa, non ho più paura di affrontare un’esperienza difficile come quella di sindaco: ho ancora più entusiasmo. E il fatto di avere un gruppo ed un simbolo nuovi penso possa aiutarmi a farmi riconoscere, senza fraintendimenti».

Nel corso della serata la Galimberti ha presentato la sua squadra, composta da persone che fanno parte di varie associazioni del paese e altre che sono legate al partito Lega Nord, alla sezione della Valbossa in particolare. Il sindaco uscente ha anche indicato tre possibili assessori in caso di vittoria, uno interno alla lista dei suoi candidati e due esterni: «Sono Barbara Zanni (in lista), che è la persona che vorrei con me per il Sociale, visto il suo lavoro e il suo impegno personale; William Malnati, presidente di Aspem spa e persona con un’esperienza ampia nelle amministrazioni comunali di Varese e Azzate, in quota lega Nord, è l’uomo giusto per il Bilancio; per il settore Edilizia invece punto su Ermanno Porrini, anche lui leghista doc, tecnico ed esperto anche per aver lavorato in Comune a Buguggiate fin dal 2012».

Qui l’elenco dei candidati e le liste che li appoggiano: http://elezioni2014.varesenews.it/comuni/buguggiate/

Vedani, già sindaco di Buguggiate per dieci anni ed ex senatore della Lega Nord, attacca frontalmente le decisioni della segreteria provinciale del suo partito e la lista che candida Cristina Galimberti, appoggiata proprio dal Carroccio: «Su 12 candidati della lista “Lega Nord e lista civica” non c’è nessun Som (Soci ordinari militanti), 10 non hanno mai avuto nulla a che fare con la Lega, una è una sostenitrice di Azzate e una da poco sostenitrice di Buguggiate. Scelta decisamente imbarazzante quella di assegnare a questa lista il simbolo della Lega. Avevamo proposto una soluzione pratica alla segreteria provinciale di Varese: non assegnare nessun contrassegno per evitare proprio situazioni imbarazzanti. Il segretario provinciale in spirito dimissionario e con animo democristiano ha deciso di non decidere, lasciando spazio ai capetti rampanti con tanta ansia da prestazione e ben poca lungimiranza. Il tutto non per vincere, ma solamente per ostacolare il gruppo storico che a Buguggiate ha sempre vinto: la lista “Impegno civico” è composta per tre quarti da Som e persone che hanno dato sempre una mano alle iniziative politiche della Lega. Quando la cattiveria governa le idee e le azioni, non si va lontano…A questo punto ci mettiamo il triplo dell’impegno e stiamo ben lontani da queste logiche. A scanso di equivoci, per le Europee invece forza Dario Galli».

Dall’altra parte è chiaro il messaggio di Castelli, coordinatore del Pd di Buguggiate, che chiarisce la posizione dei democratici a sostegno della lista “Progetto Paese” con Massimiliano Comparin candidato sindaco: una scelta per sgombrare il campo, vista la presenza di Lorenzo Carabelli, candidato sindaco per la lista “Buguggiate nel cuore” e storico militante del Pd: «Ora che le liste sono state presentate e si sa per certo chi parteciperà alle elezioni mi sento di fare chiarezza su alcuni punti, anche in merito ad affermazioni che stanno circolando – spiega Castelli -. Dalle ultime primarie dell’8 dicembre è emersa chiara la volontà del nostro elettorato di un profondo rinnovamento e soprattutto di allargare la partecipazione ai più giovani, come per altro sta avvenendo e in parte è già avvenuto a livello nazionale. Si è apertamente discussa questa cosa all’interno del Circolo Locale e si è cercato in ogni modo di portare avanti un processo che coinvolgesse tutti, confidando nella volontà dei più “anziani” di affiancare e agevolare la crescita di nuovi entusiasmi. Questo processo è stato condiviso e apprezzato dalla quasi totalità degli iscritti. Il partito, chiamandosi appunto “democratico”, accetta il dissenso e il confronto, non imponendo il proprio punto di vista, al limite mettendolo ai voti. Chi non si adegua alle decisioni della maggioranza ha tutto il diritto di chiamarsi fuori e di percorrere altre strade, assumendosene la responsabilità, anche agli occhi degli elettori – conclude il coordinatore del Pd locale -. Il Circolo del Partito Democratico di Buguggiate, d’accordo con la Segreteria Provinciale, appoggia la lista civica ProgettoPaese con candidato sindaco Massimiliano Comparin».

Tant’è, il dado è tratto e si profila uno scontro Lega contro Lega (in tutto le liste saranno 4, ndr), anche se Camplani e soci non vogliono dar seguito alle polemiche e puntano sul bene del paese più che sulle rivendicazioni nei confronti di rivali e partito politico: «Siamo una squadra coesa, che ha dovuto rinunciare ad un elemento che avrebbe potuto ancora dare tanto – spiega Camplani, un figlio di 4 anni e mezzo e una passione viscerale per il ciclismo -. Quel che è fatto è fatto, noi con coraggio vogliamo metterci in gioco perchè crediamo di poter fare molto per Buguggiate. La scelta è caduta su di me perchè gli altri hanno fatto un passo indietro e mi sono trovato il cerino in mano. Scherzi a parte, in questi sei mesi mi sono proposto come mediatore in un momento duro, difficile e carico di tensioni. So che servirà tempo e che dovrò fare delle rinunce, ma credo sia anche venuto il tempo di mettermi in gioco in prima persona». I suoi compagni di viaggio riconoscono in lui la capacità di fare sintesi, di essere disponibile e concreto: «Non sarà un filosofo o un intellettuale – spiega Vedani -, ma ha il coraggio di un leone e la semplicità di chi sa fare le cose. Lo conoscono tutti, ci mette la faccia e non è mai banale, è di quelli che non si risparmiano mai». Sulla dolorosa rinuncia al simbolo dell’Alberto da Giussano, l’ex sindaco ed ex senatore del Carroccio è tranchante: «Ho fatto presente il problema alla segreteria provinciale della Lega Nord – spiega -. Ho detto loro di ragionare prima di prendere decisioni. Hanno scelto diversamente, ci saranno delle conseguenze e lo sappiamo bene tutti, noi e loro. Non ha senso che il partito del padroni a casa nostra imponga un candidato che ad ottobre la base aveva scelto di non riproporre. Ora ci sarà un candidato sindaco uscente con un gruppo diverso da quello che lo ha appoggiato e affiancato in questi anni e una lista fatta da tutto (meno due persone, che hanno deciso di non ripresentarsi per motivi personali, ndr) il gruppo di maggioranza uscente: una situazione paradossale che si sono cercati. Io ho fatto da parafulmine per questi ultimi sei mesi, mi hanno accusato di ogni malefatta, ma non cerco gloria personale, non voglio candidarmi e mi metto a disposizione del gruppo, senza allargarmi».

Di programma e dei candidati in lista oltre ai 6 reduci dalla maggioranza si parlerà più avanti: «Saranno tutti buguggiatesi, alcuni giovani altri con esperienza – conclude Camplani prima delle foto di rito -. Il primo punto del programma? È presto, ma credo serva una bella rinfrescata al Comune, sia all’immobile che al personale».

Oltre alla Lega Nord, a Besnate sono in corsa Romeo Povoleri con “Besnate Civica”, Giovanni Corbo con “Con voi per Besnate”, Giuseppe Ravasi con “Besnate prima di tutto”. Probabile comunque anche la partecipazione di un quinto candidato nell’area di centrodestra.

La pagina Elezioni a Besnate con tutti i candidati e le liste

La notizia del giorno è l’ufficializzazione della candidatura di una lista che fa capo all’ex primo cittadino ed ex senatore leghista Alessandro Vedani: non sarà lui il candidato sindaco (c’è un dubbio tra Marco Giacobbo e Mauro Camplani, col secondo favorito), ma con lui ci sarà gran parte del gruppo della maggioranza uscente. La presentazione della lista è fissata per martedì 22 aprile alle 18.30 nell’area feste della chiesetta di Erbamolle. L’ufficialità della presentazione della lista, che sarà contrapposta a quella marchiata Lega Nord e guidata dal sindaco uscente Cristina Galimberti, è stata lanciata con un volantino distribuito in paese e sui social network, col quale si attacca la Galimberti rea di aver «scelto di andare da sola senza l’appoggio della base»; una scelta quella dei portacolori di “Buguggiate Impegno Civico” che va «contro le imposizioni partitiche basate su logiche che non ci appartengono», con un chiaro riferimento alla scelta della segreteria provinciale del Carroccio di appoggiare la Galimberti contro il volere dei militanti leghisti locali, quattro dei quali rischiano l’espulsione dal partito una volta formalizzato lo “scontro” con la lista marchiata Lega Nord. Una situazione molto ingarbugliata che rischia di essere complicata anche dal logo e dal nome scelto da Vedani e soci: “Impegno civico”, lo stesso che aveva appoggiato la Galimberti nella scorsa tornata elettorale.

Se nel gruppo della maggioranza uscente le acque sono tutt’altro che tranquille, tra chi si candida per dare un’alternativa al paese le cose vanno meglio, con una importante novità che si sta stagliando all’orizzonte. La lista “Progetto Paese” di Massimiliano Comparin va avanti per la sua strada, con riunioni continue, programma in via di definizione e un gruppo di giovani affiancato da “senior” scelti ognuno per le competenze che ha e che dovrà ricoprire in caso di elezione. C’è però un’altra lista che si sta organizzando al fotofinish, una civica che si chiamerà “Con Buguggiate nel cuore” con parecchi esponenti provenienti dalle più disparate avventure politico amministrative, animata da Nicoletta Ferloni (area Pdl) e Lorenzo Carabelli (area Pd), che vuole proporsi come alternativa ai partiti e al recente passato amministrativo. Se ne saprà di più ad inizio settimana prossima, appena dopo Pasqua.