Passera rompe gli indugi: “Mi candido per il supercomune”
Ai tempi dei social network, è normale che un sindaco lo dica prima ai suoi amici di facebook che ad un giornale: “cari concittadini, mi candido”. Proprio come ha fatto Fabio Passera, sindaco in carica di Maccagno, comune che si appresta a fondersi con Pino Lago Maggiore e Veddasca.
«Ebbene sì, ho deciso, l’ho annunciato ufficiosamente su facebook qualche giorno fa», ammette.
Passera è sindaco di Maccagno dopo due mandati incominciati nel 2004.
Ma non era vietato candidarsi per tre volte di fila?
«Sì, non è possibile candidarsi per la terza volta di seguito – spiega – ma qui siamo di fronte ad una nuova entità amministrativa, un nuovo comune, quindi…».
Chissà i suoi avversari politici come l’hanno presa. A proposito, che aria tira là nell’alto lago, dopo il referendum che ha visto la vittoria per un solo voto alla fusione dei tre comuni, avvenuto lo scorso dicembre? Nessuno le ha chiesto se l’idea di cavalcare il referendum non fosse alla fine un pretesto per ricandidarsi, prendendo la rincorsa sul cavallo del vincitore?
«Certo che me l’hanno detto! – racconta il candidato di “Impegno civico”, il nome della sua lista – . In tanti me lo hanno “rimproverato”, parlando del futuro del nostro comune. Ho risposto a tutti la stessa cosa: saranno gli elettori a decidere. Beninteso: io mi sento appagato. Sono certo della bontà del progetto di fusione dei tre comuni: la mia battaglia, ritengo di averla già vinta. Potrei terminare qui. Ma voglio andare avanti perché credo in questa sfida».
Lei, assieme ai suoi antagonisti, che correrete per il nuovo comune, siete un po’ degli “esperimenti politici” per la provincia di Varese, dove la realtà delle fusioni è cosa nuova. Ha pensato a come fare una campagna elettorale sotto tre (ma sono molti di più nda) campanili differenti? Dove investirà il suo “bianchino” della sera?
«Il rito dell’aperitivo e delle quattro chiacchiere lo consumerò nei circoli e nelle piazze di tutti e tre i paesi – spiega Fabio Passera – . Tengo però a sottolineare che l’idea di incontro non è tanto legata ai luoghi, ma alle persone. Per questo sarò sempre in mezzo alla gente e alle persone della mia terra: la politica deve essere fatta di questo».
Tanto per rimanere in tema di social network, sulla presentazione del suo profilo twitter dice di sè: “due passioni e una certezza: la Juve, Matteo Renzi e l’amicizia con Raffaele Cattaneo”: siamo per caso di fronte ad una replica degli equilibri politici nazionali?
«Diciamo che sto in una lista civica dove convivono molte passioni, che vanno dal Nuovo centro destra di cui l’amico Raffaele Cattaneo (presidente del consiglio regionale nda) è esponente di spicco, al Partito Democratico che ha visto il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri (renziano, nda) partecipare a diverse iniziative, legate per esempio al progetto di fusione».
Ecco, il progetto di fusione: quali sono le priorità su questo fronte?
«Direi che la prima cosa da fare è la creazione dello statuto, lo strumento che regola la vita amministrativa del nuovo ente, dove saranno presenti le figure che affiancheranno il sindaco nelle decisioni, vedi i “prosindaci”, i quali si serviranno dei “consultori” per raccogliere le esigenze e i bisogni del territorio».
Come stanno vivendo gli amministratori degli altri due comuni che si stanno fondendo?
«Diciamo che c’è molta attesa ma che in generale si possono dividere in due categorie di amministratori: ci sono quelli più attivi, che si interessano al processo aggregativo. E c’è chi decide di stare alla finestra e guardare cosa accadrà».
(Andrea Camurani)
In bocca al lupo Fabio, hai il mio supporto…. a distanza