Casciago Cambia si presenta: "Casse vuote, servono buone idee"
Lista civica, persone con tempo a disposizione, voglia di cambiare il paese. Prima presentazione ufficiale per il gruppo che sostiene Stefano Chiesa, “Casciago Cambia”, in una palestra di Morosolo semivuota con i 11 candidati a presentarsi (Chiesa compreso) e 11 cittadini ad ascoltare, brutto segnale non tanto per la lista in questione che ha poche responsabilità, quanto per gli stessi casciaghesi che dimostrano una volta di più disinteresse e lontananza dalle istituzioni che li rappresentano: «Coinvolgerò tutti se eletto, mettendo tutti a parte delle decisioni. Non faccio voli pindarici, voglio persone consapevoli. “Casciago Cambia” è l’unica lista aperta all’adesione di chi ha voluto partecipare, ho lanciato un appello on line e hanno risposto in parecchi. Nel programma, aperto e trasparente, metto la comunicazione al primo posto, come segno di rispetto e chiarezza. Terremo ciò che funziona, ma metteremo le mani dove si può migliorare – spiega Chiesa, già assessore dal 2004 al 2009 nella giunta Zanotti e poi con lo stesso Zanotti consigliere di minoranza uscente -. Il personale va guidato, serve un coordinamento che deve partire dal sindaco. Le manutenzioni vengono promesse e mai fatte, idem l’illuminazione. Economicamente il Comune paga dazio ai mutui del passato, per lavori che non hanno ottenuto il gradimento dei cittadini, da piazza Cavour alla stazione, opere di cui paghiamo ancora il conto (Chiesa parla di circa 300 mila euro all’anno fino al 2026 da saldare) con in più un contenzioso aperto molto oneroso. Spazio per lavori enormi non ce n’è, pensiamo a qualche marciapiede sulle strade più pericolose, il parcheggio per la scuola, qualche fognatura, un parco giochi per Morosolo sicuramente più piccolo di quello di via Parini. Senza soldi si può provare a ristrutturare il debito, senza pensare a grossi investimenti, ma facendo quello che serve. Non aumenteremo le tasse che già sono al massimo, diminuirle è difficile e chi lo promette lo fa solo per propaganda. Dovremo regolamentare il parcheggio della stazione favorendo i residenti, proponiamo trasporti per gli anziani verso i punti di servizio – prosegue Chiesa -. Dovremo lavorare coi comuni limitrofi per portare un servizio bus con frequenze degne. In lista abbiamo persone impegnate in varie associazioni, dalla ProLoco agli amici dell’asilo fino alla parrocchia: il Comune deve essere presente alle manifestazioni, dando contributi sostanziosi che diano riconoscimento a chi si impegna per rendere vivo il paese. La Casmo ha bisogno di un campo d’allenamento, in questi anni nessuno gli ha dato risposte: hanno i soldi, vogliono fare una cosa positiva per il paese, non vedo perché non andargli incontro. Chi ha gestito il Comune in questi 5 anni ha amministrato con superficialità: nel volantino presentato ai cittadini sembra non abbiano nulla a che fare con la maggioranza uscente. Non è stato fatto nulla per aiutare le attività commerciali, sia quelle esistenti che quelle nuove. I casi sociali vanno valutati bene: chi è in grado di aiutare il comune deve essere messo in grado di farlo, senza fermarsi al reddito e all’aiuto doveroso. Apriremo uno sportello badanti e un servizio di televita – spiega Chiesa -. Sul circolo famigliare: si sono perse occasioni, la società che lo gestiva non ha trovato accordi col comune; rischia di essere un monumento cadente, pensiamo di sfruttare fondi europei per accedere a contributi per sistemare questa situazione di proprietà comunale che rischia di restare un rudere. La chiesa di San Giovanni, anch’essa di proprietà comunale è ora inagibile, si sono perse occasioni: va fatto qualcosa per renderla agibile e utile per il paese. Sulla sicurezza non vediamo l’utilità delle telecamere, pensiamo ad un maggior lavoro della polizia locale che è in condivisione con i comuni limitrofi: i controlli vanno implementati investendo di più. Pensiamo a controlli di vicinato, partecipazione per evitare furti ed episodi simili che si sono verificati in parecchie circostanze. Serve coinvolgere i cittadini e le forze dell’ordine, magari senza incontri alle 16 che non servono a niente. Occorre pensare a percorsi verdi, i progetti ci sono, vanno trovati fondi per aiutare le iniziative che altrimenti vanno persi. Vogliamo cambiare un Comune che in questi anni ha fatto numerosi passi indietro, sono riusciti a perdere anche l’occasione delle casette dell’acqua. Farò il sindaco a tempo pieno se eletto, prenderó l’aspettativa e starò in Comune e in giro per il paese: in questi anni di amministratori ne ho visti pochi in giro».