A Cuasso il sindaco Cesaro si ripresenta con una lista civica
Massimo Cesaro, sindaco in carica, si ripresenta a Cuasso al Monte per il secondo mandato, sostenuto dalla lista civica “Miglioriamo Cuasso“. Cesaro ha 46 anni, sposato e padre di “due bellissimi bambini, un maschio e una femmina”, è un piccolo imprenditore, nel settore materie plastiche e pitture vernici.
La sua carriera politica è iniziata con la candidatura a sindaco di 5 anni fa: «Sono stato contattato dall’allora sindaco Francesco Ziliani per dare continuità a quello che erano stati i suoi due mandati. Io facevo parte della stessa collocazione politica, nel centrodestra, alla quale 5 anni fasi era aggiunta anche la Lega: una combinazione risultata vincente».
Per questa tornata, però: «Non mettiamo in prima linea il colore della maglietta o l’estrazione politica, ma l’importanza dei singoli: per questo abbiamo creato una lista civica che ha permesso il coinvolgimento di persone che 5 anni fa non viaggiavano nella nostra stessa direzione. In questi anni sono cambiate molte cose dal punto di vista economico, fiscale e organizzativo nel comune. E nel logo abbiamo messo la nostra principale risorsa: il territorio». La lista è composta da un mix di persone con esperienza e «Nuove risorse con tanta voglia di fare. Una importante caratteristica, di questi tempi».
Il programma proposto è di continuità con il lavoro svolto nei cinque anni precedenti: «Che è improntato alla tutela delle persone più fragili, improntato allo sviluppo delle energie rinnovabili, e alla valorizzazione dei diversi nuclei storici» Il paese infatti è costituito da 9 frazioni, ognuna con suo centro storico: si va dai 28 abitanti dell’Alpe Tedesco, alla frazione più grossa, Cuasso al Piano, dove si superano le 1000 persone. In tutto gli abitanti sono circa 3740.
La popolazione è in crescita, un dato in controtendenza: «Il motivo principale è la vicinanza al confine svizzero: è un paese abitato per il 40 per cento dai frontalieri». Anche qui, naturalmente, il frontalierato è una risorsa: «Non smetterò di ringraziarli e difenderli: grazie al loro sacrificio il comune gode di un ristorno che è un vero e proprio tesoretto. O meglio è stato, visto che con il patto di stabilità le cose sono state ridimensionate». Per Cuasso si tratta di circa 500mila euro.
«Una delle prime cose che farò sarà continuare a lottare per l’apertura dell’Ospedale» dice Cesaro parlando del futuro. «E’ di qualche giorno fa l’annuncio che l’ospedale di Cuasso non sarà chiuso, come invece era già stato deciso in passato. Rispetto al passato, la riabilitazione, fiore all’occhiello del plesso, non c’è più ma la parte legata ai problemi respiratori è ancora vivace».
Un’altra e forse ancora più urgente priorità «E’ il ringiovanimento della rete idrica» . L’acquedotto non solo è molto vecchio, ma è anche in una situazione complicata: la riserva idrica è a valle e per portarla nelle frazione di monte bisogna pomparla. In estate il 75% dell’acqua viene pompata dalle riserve di valle, con costi molto alti.