L'intitolazione dell'asilo infiamma la campagna elettorale
In un campagna elettorale calda fin dal primo giorno, ci ha pensato una decisione del sindaco uscente a rendere infuocato il clima. Si tratta della scelta di intitolare la scuola dell’infanzia di Buguggiate a Dionisia Caldirola, per tutti Isa, storica consigliera comunale fin dagli Anni Novanta e poi vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, ma soprattutto donna molto amata in paese per il suo impegno per l’asilo, la scuola, la parrocchia e nel complesso verso chi aveva bisogno. Fin qui, poche voci discordanti, mentre sulla data scelta per la cerimonia si è scatenato il putiferio: il sindaco uscente Cristina Galimberti, contemporaneamente candidata sindaco con la Lista Civica e Lega Nord, ha deciso di intitolare la scuola dell’infanzia comunale il 24 maggio prossimo, cioè il giorno prima delle elezioni. Apriti cielo: polemiche a non finire, accuse di usare il nome di una vecchia amica per farsi campagna elettorale. Lei, la sindaca, si difende: «Isa era una persona che stimavo e alla quale volevo bene e come me tutta la mia giunta uscente – spiega -. Insieme agli altri esponenti della maggioranza (ora candidati nella lista Impegno Civico, ndr) avevamo scelto di intitolarle la scuola dell’infanzia e di farlo prima della fine del mandato. Volendo fare una cosa senza clamore, in linea col pensiero della stessa Isa e della sua famiglia, abbiamo deciso di farlo in concomitanza con la festa dell’asilo, che cade il 24 maggio, data oltretutto del compleanno di Isa. Mi sembrava un modo per ricordarla al meglio, con una cerimonia di dieci minuti, senza nessun altro intento. Le polemiche mi amareggiano, mi sento attaccata senza motivo e solo per fini politici, ma questo modo di fare politica mi fa schifo. Io il 24 ci sarò e mi piacerebbe che ci fossero anche gli altri membri della mia giunta, ai quali ho mandato l’invito così come ai genitori, alle insegnanti e alle autorità. Ho fatto tutto in buona fede per onorare la memoria di una persona cara».
Durissimo il commento di Alessandro Vedani, ex sindaco (candidato consigliere comunale con Impegno Civico) cresciuto politicamente sotto l’ala di Isa Caldirola: «Ho visto gli avvisi di una intitolazione delle scuola materna ad una persona veramente speciale che purtroppo non c’è più. Non sono stato neanche invitato o coinvolto alla cerimonia e non ci andrò perché ritengo cinico, squallido e di pessimo gusto fare ciò sotto elezioni, addirittura il giorno prima delle stesse – attacca su Facebook, per poi dedicare un pensiero alla vecchia amica -. In dieci anni di amministrazione buguggiatese sei stata un angelo più che la mia capa. So che capirai in pieno la mia assenza e la mia rabbia, ti vedo strizzare l’occhio e sorridermi in tutto il tuo splendore. Grazie di avermi insegnato ad andare oltre le cattiverie». Sulla stessa linea il pensiero di Mauro Camplani, candidato sindaco di Impegno Civico: «Era la nostra mamma, io sono cresciuto con suo figlio, nei primi anni di amministrazione ci ha fatto da guida. Questa mi sembra un scelta bieca, presa con pochissimo buon senso e senza rispetto». Crede alla buona fede del sindaco uscente Lorenzo Carabelli, candidato sindaco di Buguggiate nel Cuore: «L’ho saputo da poco, conoscevo Isa da anni e anni, ha fatto le scuole con mia moglie. Io non sono completamente d’accordo con l’intitolazione della scuola a lei: riconosco il suo valore e il suo impegno, ma come lei ci sono stati molti altri assessori che hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo. Detto questo, aver scelto il giorno prima delle elezioni sembra proprio fatto apposta, ma non credo ci sia malafede».
Prova a dare una soluzione alla vicenda Massimiliano Comparin, candidato sindaco di Progetto Paese: «Premesso che mi pare che la giornata fosse fissata per il 31 maggio e poi sia stata spostata al 24, so anche che la scuola chiude il 27 giugno, un mese dopo: forse si poteva posticipare la festa e l’intitolazione. Detto ciò, capisco sia complesso spostare la data, avvisare i genitori, cambiare il programma, ma c’è di mezzo il silenzio elettorale imposto per gli ultimi due giorni pre elezioni, un periodo che serve per riflettere e nel quale i candidati non dovrebbero organizzare o partecipare ad eventi simili. Per uscire dall’impasse propongo che sia chi ha proposto l’intitolazione lo scorso marzo a fare le veci dell’amministrazione, vale a dire il consigliere Enrico Mario Bistoletti, che non è candidato in nessuna lista. Una soluzione che toglierebbe dall’imbarazzo ed eviterebbe spiacevoli strascichi».