In Valcuvia la cena elettorale di quelli del “No”

fronte noIl fronte del “no al referendum che l’ha avuta vinta , alla fine, sul progetto di accorpamento di cinque comuni in Valcuvia, si presenta alle elezioni amministrative? Questa domanda venne fatta all’indomani della vittoria di questa compagine, trasversale e spesso legata a linee politiche “civiche”. La risposta, allora, fu: “Ci pensiamo”. Oggi, la stessa risposta si legge in una fotografia scattata ieri sera in un ristorante della Valcuvia con alcuni dei candidati sindaci in tre paesi, Mesenzana, Ferrera di Varese e Cassano Valcuvia. «Ci siamo ritrovati per una pizza ponendoci una domanda: chi siamo oggi? – afferma Carlo Leoni, fondatore del “comitato del no” al referendum per la fusione del dicembre scorso, presente alla reunion e candidato a Cassano Valcuvia come consigliere comunale – . Il “fronte del no” è ormai storia, ha lasciato la consapevolezza di avere opportunità di scelta. La rappresentanza democratica nei vari consigli comunali non è stata “specchio” dell’effettiva volontà dei cittadini rappresentati. Gli Amministratori che, a suo tempo, avevano appoggiato il progetto della Fusione lo avranno fatto pensando sicuramente al bene della collettività ma mancando di rappresentarla, e questo lo dicono le urne, i risultati perseguiti e mancati».

Ma allora che succederà alle prossime elezioni amministrative? «Noi, che allora ed ora siamo stati la voce della gente, ci siamo riuniti con l’intento di confrontarci e da qui… la lista – spiega Leoni . Oggi, potete vedere che nei nostri Comuni ci sono perlomeno due liste reali – non civetta -, composte da persone diverse tra loro per esperienze, preparazione, vissuto; pensiamo che in questo modo un Consiglio si possa dire fondato sulla rappresentatività. L’eterogeneità della nostra lista altro non è che la copia della Comunità, abbiamo la presunzione di pensare di riuscire a rappresentarla. Con questa convinzione penso che ora potremo veramente dire di aver formato una “rappresentanza democratica”. Certo non solo noi ma anche le liste che ci si contrappongono, questo è l’insieme della comunità, e poco importa che sarà la maggiorana e chi la minoranza, questo lo deve dire solo la gente che vota, chi si è assunto l’impegno di fare parte delle liste dovrà dare il meglio di se prima di tutto rimanendo se stesso».
(ac andrea.camurani@varesenews.it – @AndreaCamurani)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *