Grande delusione da parte di Claudio Francesconi, candidato sindaco per “Rilanciamo Castelveccana”, che comunque riesce a portare due consiglieri in Consiglio comunale, Verena Allegra Merli e Massimo Gianoli.
«La vittoria era un obbiettivo difficile – dice Francesconi – però non pensavamo neanche a una differenza così importante di voti. Credevamo che le nostre idee fossero abbastanza convincenti e innovative, ora cercheremo di farle capire meglio in consiglio comunale e in paese».

Nel nuovo consiglio comunale siederanno:
Maggioranza: Luciano Pezza,  Canazza Lorenzo, Peluzzi Mario,
Plooy Giorgio, Corioni Giancarlo, Sabò Simona, Lenardon Marisa

Minoranza: Verena Allegra Merli, Gianoli Massimo, Claudio Francesconi

Li incontro fuori da municipio di Castelveccana, Claudio Francesconi, medico chirurgo con svariate specializzazioni, mi dice di essere appena tornato da Milano, dove ha sostenuto un esame per la sua ennesima specializzazione.
«Mi sono candidato per l’amore che nutro nei confronti di Castelveccana e perché, dal mio punto di vista, si può fare ancora molto per renderla più appetibile sotto l’aspetto turistico e sociale. Ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di ragazzi giovani e competenti con i quali intraprendere questa avventura politica che ora ci auguriamo di vincere con il sostegno dei cittadini».

Quali sono le priorità del programma di Rilanciamo Castelveccana
«Vorremmo orientarci verso una migliore pianificazione energetica del territorio – dice Davide Carnio, candidato in lista – . Portare a Castelveccana una gestione non solo attenta ai costi, ma anche all’eco-sostenibilità. Un aspetto che fino a oggi non è mai stato preso in considerazione dalle precedenti amministrazioni».

Puoi spiegarti meglio?
«Vogliamo utilizzare meglio le risorse dei finanziamenti pubblici e quindi andare a installare tecnologie avanzate. Utilizzando le energie rinnovabili come il sole, l’acqua e il bosco. Le nostre risorse».

Quindi contate molto su questo aspetto.
«Per noi sarà fondamentale riuscire ad intercettare i fondi comunitari e regionali per aiutare il Comune a finanziare uno sviluppo sostenibile del territorio» dice Nunzio Quattrone. 

E una volta ottenuti i finanziamenti cosa ne vorreste fare?
«Realizzare il completamento della rete fognaria e la creazione di un collettore (un impianto per la depurazione delle acque) condiviso da tutti i paesi dell’alto Verbano».

Ma l’amministrazione uscente è riuscita a ottenere finanziamenti pubblici. Secondo voi li hanno utilizzati male?
«Li hanno utilizzati per l’ordinaria amministrazione – dice Verena Allegra -. Facciamo un esempio: c’era un finanziamento a fondo perduto della Regione per l’istallazione di un impianto fotovoltaico su edifici pubblici. Be’ l’amministrazione uscente ha preferito investire in una caldaia a gas. Ci sono delle opportunità che l’amministrazione non ha usato».

Mi sembra di capire che quello della caldaia non è l’unico esempio.
«Infatti, un altro esempio è legato ai finanziamenti per la promozione turistica legati all’Expo. Noi proponiamo di sistemare alcune zone del territorio come i sentieri e le spiagge pubbliche. Uno dei nostri progetti è quello di sviluppare un’ accoglienza turistica completa, partendo da un’offerta che va dal trekking alle passeggiate a cavallo, alla mountain bike. Il tutto attrezzato con aree pic-nic, sosta camper, etc».

Un piano dispendioso…
«Possiamo concedere in comodato d’uso dei pezzi di bosco – dice Lorenzo Maino – per far sì che i sentieri vengano tenuti puliti, consideria che Castelveccana è il Comune con più superficie boschiva della provincia, questo ci consentirebbe non solo di rilanciare il turismo ma anche di tenere pulito il territorio. Questo è il principio di collaborazione tra le persone, se ognuno fa il suo si crea qualcosa di grande». 

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“Vivi Castelveccana”

Pezza che bilancio fa di questo suo ultimo mandato da sindaco?
«Siamo riusciti a portare a compimento alcune opere in campo turistico e urbanistico, riuscendo a reperire numerosi finanziamenti da parte del ministero dell’Ambiente, della Provincia, della Regione e della Comunità montana».

Questo ha permesso di far pesare meno i vincoli di bilancio sull’attività dell’amministrazione?
«Sì, siamo riusciti a diminuire il debito del Comune di quasi 500mila euro negli ultimi 5 anni».

A quanto ammontano i finanziamenti concessi da questi enti a Castelveccana?
«A diversi milioni di euro».

Parliamo del Programma Vivi Castelveccana. Ranzani partiamo dal Piano di Governo del Territorio approvato nel dicembre 2013, cosa prevede?
«Grosso modo ricalca il Prg adottato nel 2006, che prevede un’attenzione particolare alla bellezza del territorio».

Nel programma si legge il vostro orgoglio per non aver fatto particolari varianti al Prg, sarà così anche con il Pgt?
«Certamente, in quanto sul territorio non sono presenti insediamenti industriali e pertanto consideriamo il suo potenziale turistico come la risorsa primaria di Castelveccana».

A proposito di turismo, a Castelveccana avete un vero e proprio gioiello, la passeggiata delle fornaci. È proprietà privata ma tutti la utilizzano. Cosa puó dirci a riguardo?
«Siamo riusciti a realizzare il primo tratto della passeggiata con un accordo con la proprietà» dice Luciano Pezza.

Però il resto della passeggiata rimane privato. Nonostante questo il passaggio dall’altra parte è semplice; con tutti i rischi e le conseguenze connessi.
«Il Pgt prevede per quell’area un recupero a scopo turistico con passeggiata lungo il lago e spiagge libere»

Sono previsti anche degli interventi urbanistici?
«Al momento non lo sappiamo, qualora la proprietà arrivasse a recuperare i volumi esistenti l’amministrazione non sarà interessata all’incasso di oneri di urbanizzazione, ma alla realizzazione di passeggiate pubbliche al servizio delle spiagge».

Da quanto non sentite la proprietà?
«Le trattative sono in corso».

Ma a che punto?
«Dipende dai pareri al Pgt che verranno espressi da Provincia e Regione, visto che l’area è tutelata da interesse paesaggistico».

Quindi che interesse avrebbe la proprietà a vendere?
«Nessuno. L’ideale sarebbe quello di un intervento di un ente pubblico, superiore al Comune, non limitato al solo acquisto ma alla totale riqualificazione».

Cosa prevede il vostro programma per quanto riguarda il sociale?
«Su 2mila abitanti, circa 380 sono ultra-settantenni, dislocati su un territorio molto vasto. Il problema più grande è quindi quello di dare un servizio efficiente di assistenza domiciliare».

Come avete risolto il problema?
«Innanzitutto – dice Ranzani – mi sono interessato personalmente alla questione. Abbiamo incaricato del servizio una cooperativa al fine di offrire la massima assistenza. Abbiamo anche avviato una convenzione con le Acli locali, la prima nella provincia di Varese, per il trasporto di anziani e indigenti in strutture ospedaliere. Nel solo 2013 i volontari hanno percorso 13mila km per servizi alla cittadinanza. Non abbiamo trascurato anche le visite di prevenzione oncologica gratuite».

E per quanto riguarda i giovani?
«Pur essendo un piccolo Comune i giovani possono usufruire delle società sportive, dal calcio al canottaggio, dalla vela al karatè».

A proposito di sport, Ranzani cosa proponete?
«Il nostro programma prevede di mantenere il massimo supporto a tutte le società sportive. Abbiamo importanti regate di vela e gare di canottaggio, vogliamo continuare a sostenerle con tutte le nostre forze senza dimenticare tutte le altre attività sportive, culturali e sociali».

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Quindi da ex campione tiene particolarmente allo sport?
Assolutamente. Vorrei concentrare le mie energie in un rilancio generale dell’attività sportiva,  anche a livello amatoriale soprattutto verso i giovani. Anche per questa mia passione faccio il medico volontario della squadra di canottaggio di Castelveccana.

Sport a parte quali sono i punti forti del programma della vostra lista e perché ha deciso di scendere in campo?
È la mia prima avventura politica, ma da anni mi interesso a Castelveccana. Le linee che guidano la nostra azione politica sono l’attenzione verso il paesaggio boschivo, il turismo e il volontariato.

Punti in comune anche con la lista “Vivi Castelveccana”…
Vorrei sottolineare il fatto che è da anni che faccio presente la situazione dei boschi e dei sentieri sopra Caldè all’amministrazione comunale, anche con documenti scritti. Nessuno finora ha fatto nulla.
Io apprezzo molto camminare e posso assicurarle che quei sentieri sono lasciati in uno stato di abbandono che penalizza molto quello che potrebbe essere una grande risorsa, il turismo.

Sta dicendo che la lista del vice-sindaco Ranzani ha copiato le vostre idee?
Dico solo che ho letto sul loro programma ciò che dico da anni.

Altre priorità della sua lista “Rilanciamo Castelveccana”?
Come dicevo, al centro del nostro programma c’è il volontariato e l’assistenza medica per i meno agiati. Questo è una vera e propria priorità. Nel 1999, su indicazione dell’associazione nazionale dentisti italiani, ho proposto alle amministrazioni comunali di Porto Valtravaglia e Castelveccana un programma di assistenza a prezzi agevolati per coloro che non potevano permettersi i prezzi di una visita odontoiatrica…

E cos’è successo?
Nulla. Nessuna delle due amministrazioni mi ha mai risposto. Ora, se dovessi essere eletto, azioni come queste diventeranno la norma.

Francesconi, torniamo alla sua lista, con un’età media di quarant’anni è una lista molto giovane. Com’è avvenuta la scelta dei candidati?
La scelta è avvenuta soprattutto scegliendo persone adeguate all’incarico. Ci tengo poi a sottolineare le grandi competenze delle nostre candidate donne. Veramente molto preparate, sia sotto il profilo professionale che sotto quello umano e personale. 

Quali critiche muove alla precedente amministrazione?
Le critiche che posso fare sono quelle di un semplice cittadino.
Abbiamo un paese che è la “chicca” del lago maggiore, ci vuole poco a mantenerlo in salute e migliorarlo ancora.
Basterebbe mantenere le nostre piccole spiagge in modo decoroso, attrezzarle e pulirle, prima e dopo la stagione. Il paese intero ne gioverebbe e non poco. Quando mi capita di incontrare dei turisti mi chiedono spesso perché i boschi sono abbandonati o perché manchi l’acqua durante la stagione turistica.  

Quindi non teme i vincoli del patto di stabilità?
Ripeto, viviamo in un posto unico, apprezzato dai turisti italiani ed esteri. Noi contiamo sul rilancio di questo settore, non su nuove tasse. Bisogna migliorare la ricettività di qualche albergo, trasformando Castelveccana in un polo importante. Per questo anche la sicurezza sulle strade è molto importante. Migliorare la viabilità è fondamentale. 

Che promessa si sente di fare nel caso vincesse le elezioni?
Quella che se vinceremo, la nostra sarà un’amministrazione serena, interessata solo al bene di Castelvaccana.

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“Il nostro programma elettorale – dice Ranzani – propone la continuità con un’amministrazione che negli ultimi dieci anni, non solo ha diminuito il debito del comune, ma è riuscita anche a realizzare delle opere pubbliche e dare il giusto spazio alle politiche sociali”.  Aspetti non scontati secondo Ranzani,  che lamenta i vincoli del patto di stabilità e le poche risorse a disposizione degli enti pubblici.
“Il programma – continua il candidato sindaco – sarà calibrato secondo le nostre reali possibilità. Vogliamo mantenere i buoni standard del servizio mense e del trasporto dei ragazzi, anche se la normativa di legge non prevede questo obbligo per entrambi i servizi. Stesso discorso anche per la convenzione attivata con l’Acli e dedicata agli anziani”. Per Ranzani, considerati i dieci anni da vicesindaco e i cinque da assessore comunale, sempre con delega alle politiche sociali, l’attenzione a queste dinamiche sono una priorità.

“Vogliamo puntare anche su una riqualificazione seria dei sentieri paesaggistici per i turisti e sul costante confronto con le associazioni del nostro comune, come la Pro Loco e le associazioni sportive”.
Anche la Protezione Civile occupa un posto importante nel programma di “Vivi Castelveccana”.
“Siamo capofila del gruppo intercomunale  di Protezione Civile che comprende sei comuni e grazie al lavoro svolto da Lorenzo Canasta, il nostro coordinatore e assessore comunale, questo gruppo ci ha fatto arrivare al quarto posto nella scale nazionale nelle prevenzione al dissesto idrogeologico. Vogliamo mantenere questo ottimo risultato e migliorarci ancora”.

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