Giuseppe Piccione, si candida l'ex comandante dei Carabinieri
E’ stato per tanti anni Comandante dei carabinieri della stazione locale, ora si ripresenta come candidato sindaco. Giuseppe Piccione, nato a Manduria nel 1948, è residente ad Arcisate dal 1997, da quando cioè è diventato comandante della stazione dei Carabinieri di Arcisate, con il grado di Luogotenente.
Vedovo, con un figlio grande e già adulto, ora è in pensione ed è per hobby poeta e uomo di spettacolo: organizza spettacoli culturali presso le case di cura tra Como e Varese. «Le mie poesie le ha lette anche Giovanni Paolo II, che mi ha pure dato la sua benedizione apostolica»
Piccione racconta la sua passione politica: «Durante il mio servizio ad Arcisate, ho fatto molta opera sociale nei paesi di mia competenza: Arcisate, Induno Olona e Bisuschio. In pensione, ho deciso di occupare il tempo libero che ho per fini sociali: in particolar modo aiutare le persone bisognose attraverso l’amministrazione del paese».
Quella di questa tornata elettorale è la sua prima esperienza politica. Con uno stile preciso: «In realtà, nessuno dei candidati in lista ha mai fatto politica, non solo io. E la mia presenza sarà costante per i cittadini: 24 ore al giorno. Tutti i candidati, tranne l’edicolante di Arcisate che abita a Bisuschio e un giovane imprenditore che risiede in provincia di Como, sono arcisatesi. Ma rispondono a tutte le categorie sociali, e nessuno ha fatto politica attiva»
E se Giuseppe Piccione diventasse sindaco cosa farebbe? «Innanzitutto, sono dell’idea di creare un centro di raccolta differenziata in Arcisate: attualmente, spendiamo 100mila euro di affitto all’anno al centro raccolta di Induno Olona, in due o tre anni la spesa si ammortizza e il resto può servire per fini sociali. La seconda proposta riguarda il rifacimento del centro sociale di Velmaio: quando ho presentato la lista in quella frazione ho raccolto l’amarezza degli utenti abbandonati dal Comune, mentre in realtà con 20mila euro si può mettere a posto tutto. Sposterei il mercato dal parcheggio di piazza Repubblica al parco Lagozza: quando ci sarà anche la ferrovia il problema del parcheggio sarà pesantissimo. Poi aggiusterei i marciapiedi: in particolare quelli della parte centrale che sono spigolosi e non a norma».
Un’altra proposta di Piccione è quella di fare iniziative di rivalutazione del centro storico: «E’ un centro sottovalutato, ma che merita: il battistero è di epoca romana». La proposta, in realtà, era già stata fatta e già accettata dal sindaco Pierobon, a favore di alcuni esercenti: «Ma l’applicazione pratica era ad un costo proibitivo per la tassa di occupazione suolo pubblico».
Infine, Piccione affronta la viabilità di Brenno, per raccontare il problema della via principale di Brenno che può essere attraversata dai furgoni ma è molto stretta: «Più di una volta hanno colpito i balconi delle case. Basterebbe deviare la viabilità nella via adiacente». Al contrario, quella della ferrovia “non è un problema comunale: qui è la Regione che deve completare l’opera”.»