«Abbiamo stracciato le altre liste – dice a Varese News Giacobazzi – basti pensare che uno dei nostri candidati ha preso più voti di quelli ottenuti complessivamente dalla terza lista in corsa per le elezioni». Il riferimento è a Ermes Colombaroli, vero mister preferenze, che ha ottenuto ben 275 voti. «Un’opposizione dura, ma non credibile – conclude il nuovo sindaco – ha continuato a tempestare di messaggi non veritieri la nostra condotto con l’amministrazione uscente, ma alla fine i nostri concittadini hanno dimostrato di credere ancora in noi. Ora ci hanno concesso la loro fiducia per altri cinque anni. Li ringraziamo vivamente e cercheremo di meritare e di essere degni della loro fiducia». 

Dall’altra parte Emma Caroti Porta, candidata sindaco di “Impegno civico”, dice: «Veramente non mi so spiegare questo risultato, dobbiamo ancora analizzarlo, quello che è certo è che cinque anni di immobilità hanno premiato l’amministrazione uscente. Nonostante siano stati prodotti documenti che comprovavano alcune scorrettezze dell’amministrazione, la gente non ci ha creduto e alla fina li ha confermati. Ora faremo vera opposizione e vedremo di vigilare sul bene del paese, proponendo un’opposizione costruttiva».

La nuova composizione del consiglio comunale:
Maggioranza: Ermes Colombaroli, Fabio Cusatelli, Luisa Maruska Baretto, Raffaela Romano, Oscar Gianoli, Paola Maria Sazzani, Orietta Spozio

Minoranza: Emma Caroti Porta, Bruno Barassi, Filippo Colombo

Colombo, qual’è il punto che vi contraddistingue dalle altre due liste candidate?
«Il nostro progetto principale sta nel simbolo stesso della lista».

Cioè?
«La formazione di un nuovo ente che raggruppi i tre comuni di Porto Valtravaglia, Brezzo di Bedero e Castelveccana».

Come è stato fatto a Maccagno con Pino e Veddasca?
«No, noi vogliamo fare un’unione dei servizi lasciando ad ogni comune il proprio municipio».

Ma questo non è già obbligatorio entro dicembre 2014?
«Sì, entro il 31 dicembre c’è l’obbligo di associare le funzioni, ma se questo non dà dei vantaggi, entro tre anni bisogna accorparsi obbligatoriamente. Noi vogliamo anticipare questa evenienza, per fare le cose per bene».

Mi dica un vantaggio?
«Automaticamente si è esonerati dai vincoli del patto di stabilità per due anni e questo per Porto significa sbloccare circa un milione di euro. Inoltre potremmo essere più puntuali nell’espletamento delle pratiche dei cittadini, ottimizzare i servizi comunali e coordinare al meglio tutto quel che riguarda il turismo sul nostro territorio».

Nel vostro programma, alla voce Pgt si legge che: “Si impone una seria riflessione sull’uso e la gestione del territorio. Significa che in passato questo non è avvenuto?
Matteo Fenu: «La mancata partecipazione della cittadinanza ha comportata l’adozione di un Piano urbanistico di vecchio stampo, non adatto alle prospettive di sviluppo futuro del Comune.
Si è privilegiato il consumo di suolo senza trattare la riqualificazione del patrimonio esistente. Se vinceremo, rivedremo drasticamente il Pgt».

Un altro tema su cui “Porto Valtravaglia Domani” punta molto è quello della sicurezza. In vista dell’unione delle funzioni, proponete l’unione dei servizi di polizia municipale della Valtravaglia, ma in caso di vittoria cosa si può fare subito?
Roberto Monopoli: «Guardi, negli ultimi due mesi si sono registrati 35 furti in abitazione e questo solo nei tre comuni della Valtravaglia. Per questo vogliamo creare un sistema di video-sorveglianza e un servizio di messagistica istantaneo tra l’amministrazione e il cittadino, in modo da segnalare ogni possibile rischio».

A proposito di cittadini, sui servizi alla persona cosa propone la vostra lista?
Giovanna Folcia: «Vogliamo dare piena attuazione alla convenzione con la casa di riposo di Muceno. Una convenzione che non preveda solo degli sconti ai residenti, ma che fornisca una serie di servizi aggiuntivi a tutta la popolazione, come l’assistenza domiciliare, un servizio di lavanderia, i pasti a domicilio, anche ad asili e scuole e l’uso degli ambulatori della struttura». 

Per quanto riguarda i lavori pubblici invece?
Alessandro Artale: «Qui a Porto serve sicuramente un miglior coordinamento dei dipendenti comunali impiegati nella manutenzione. Poi è necessario completare le opere rimaste in sospeso come le fognature o la pavimentazione nelle zone dove questo non è ancora stato fatto».

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Bruno Barassi, la prima cosa di cui dovrà occuparsi la nuova amministrazione è il Pgt, tuttora assente. Nel caso in cui vinceste, quale sarà la vostra politica a riguardo? 
«Innanzitutto diciamo che come gruppo di minoranza abbiamo indetto due assemblee pubbliche per spiegare ai cittadini ciò che non era stato spiegato dall’attuale amministrazione uscente. Abbiamo indicato le nuove aree di sviluppo residenziale, tra le quali cinque di proprietà del sindaco Faverio e di quattro consiglieri comunali. L’adozione temporanea del Piano del Governo del Territorio (Pgt),  e non la sua approvazione definitiva, ha visto la convocazione di un consiglio comunale nel tempo record di 48 ore. Un vero e proprio voto di scambio. L’ area cosiddetta “vetreria”, che doveva avere una destinazione turistica, è stata trasformata in residenziale. Abbiamo poi segnalato l’incongruenza della destinazione sociale di una costruzione abusiva. Il problema è che non è mai stata sanata, così come non sono ancora stati previsti i servizi primari».

Emma Porta, cosa propone la vostra lista per quanto riguarda lo sviluppo turistico di Porto Valtravaglia?
«Ho avuto modo di essere presidente della Pro Loco per 17 anni e per 4 siamo riusciti a vincere il premio miglior Pro Loco del Varesotto. Vorrei quindi portare questa esperienza al servizio del Comune, anche con l’aiuto dei giovani che abbiamo in lista e delle loro idee. Vogliamo riaprire al pubblico l’ufficio turistico tutti i giorni, dando la possibilità agli studenti del liceo linguistico di Luino di poter svolgere degli stage proprio qui. Vorremmo anche implementare le corse dei battelli sul lago e mettere in rete gli agriturismi della zona per creare dei percorsi che mettano in comunicazione lago e montagna. Inoltre vorremmo attrezzare le aree balneabili, dando la gestione a privati che siano realmente interessati».

Con Giacobazzi affrontiamo subito uno dei temi caldi della campagna elettorale: il Piano del Governo del Territorio (Pgt), adottato ma mai approvato dalla giunta comunale. Perché?
«Abbiamo avuto un ufficio tecnico sguarnito – dice Giacobazzi – a causa del Patto di Stabilità, non abbiamo un geometra titolare dell’ufficio. Quindi non ci è sembrato giusto, come amministrazione, approvare a pochi mesi dalle elezioni il Pgt. Dovevamo ancora valutare delle osservazioni dei cittadini».
Ma com’è possibile che non siate riusciti ad approvarlo in 3 anni? Alla domande risponde Ermes Colombaroli: «Vorrei far presente che i comuni limitrofi hanno un geometra responsabile dell’area tecnica assunto per 36 ore a settimana. Noi abbiamo dovuto fare una convenzione con Grantola, per averne uno a 18 ore a settimana. Un tempo insufficiente per fissare un lavoro complesso come il Pgt».

Senta Giacobazzi parliamo di Servizi Sociali. Su cosa puntate nello specifico?
«L’attuale amministrazione ha investito molto sui Servizi sociali, vogliamo continuare così. Il Comune ha attivato un servizio di prelievo del sangue in loco, in collaborazione con altri due Comuni. Oggi questo servizio gratuito è gratuito e sarà esteso a tutti; residenti e non. Con il prossimo programma vogliamo potenziarlo con ulteriori prestazioni sanitarie come la misurazioni della pressione e altro».

La crisi del mercato del lavoro si è fatta sentire anche qui a Porto. Qual’è la situazione?
«È vero la crisi c’è e non si può negare. Fortunatamente c’è la Svizzera che dà lavoro a molti nostri concittadini. Gli artigiani e le piccole aziende soffrono, per questo una cooperativa che apra nuovi spazi lavorativi per i giovani, organizzando eventi e corsi sportivi, potrebbe essere un’opportunità per salvaguardare i livelli occupazionali e crearne di nuovi. Bisogna aggiungere che a Valtravaglia è rimasta solo una grande ditta. La Inca di Luciano Faverio (sindaco uscente ndr.) che nonostante le maldicenze ha mantenuto la ditta in loco senza delocalizzare. Si pensi solo che la Inca dà lavoro a circa 230 dipendenti. Per questo – conclude Giacobazzi – se eletti ci impegneremo a mantenere questi posti di lavoro».

Giacobazzi,  il vero potenziale di Porto è la sua bellezza. Ma come si fa a sviluppare il turismo senza una rete efficiente tra Comuni, Provincia e Regione?
«Bisogna creare i presupposti. Negli ultimi anni sono nate tante realtà agrituristiche che hanno attirato nuove presenze. Bisogna cominciare a pensare a un turismo diverso che richiami i giovani e non solo le famiglie proprietarie di seconde case».

Ma come si fa nello specifico?
«Le faccio un esempio: abbiamo risistemato la stazione grazie a dei volontari, oggi è un fiore all’occhiello. Il biglietto da visita di Porto sarà l’area di Punta Mulino. Chiederemo l’interessamento della Regione. La rete quindi si fa grazie ai volontari, la collaborazione tra Comuni, Provincia e Regione».

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Luca Gentilini

Quali altre esperienze ti hanno formato?
«Ovviamente il mio percorso di studio in giurisprudenza mi ha dato la possibilità di interessarmi dal punto di vista giuridico alla vita amministrativa. Gli studi mi hanno permesso di avvicinarmi maturare competenze oltre a un profondo senso civico».

Sei stato il più giovane componente del consiglio comunale di Porto Valtravaglia. Cosa ti ha lasciato quest’esperienza?
Affrontare i cinque anni di minoranza con una persona con trent’anni di esperienza amministrativa come Bruno Barassi, mi ha consentito di prepararmi adeguatamente alla candidatura odierna. Poi, oltre all’esperienza maturata in consiglio comunale, ho anche frequentato dei corsi di amministrazione pubblica a Varese, con l’associazione Liberamente politica.

Sei riuscito anche a coinvolgere qualche giovane nella lista Impegno Civico.
Una cosa che mi ha fatto molto piacere è che, avendo notato un certo distacco generazionale, ho cercato di sensibilizzare i giovani alla vita del paese, è stata una sorta di missione, anche perché sono il futuro del paese.

E ci sei riuscito?
Be’ è stato molto gratificante coinvolgere Moira Barozzi, una ragazza validissima, conosciuta in Croce Rossa e che ha una sensibilità simile alla mia. Poi sono molto riconoscente a Martino Xausa che, seppure non è candidato in lista, ha partecipato a tutti gli incontri per la programmazione su sport e turismo.

Quali sono i tuoi cavalli di battaglia per queste elezioni?
Io personalmente mi sono impegnato su sport, turismo e commercio. Su questi due ultimi temi ho una forte sensibilità e una certa competenza, dovuta all’esperienza maturata attraverso l’attività dei miei genitori a Porto Valtravaglia che gestiscono case vacanza. 

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Il gruppo di minoranza fondato da Bruno Barassi (ex-sindaco di Porto Valtravaglia),  Arcangelo Calloni e Luca Gentilini, lancia quindi una personalità di rilievo nella sfida elettorale che si aprirà ufficialmente il prossimo 25 aprile.
“È presto per fare delle anticipazioni – dice la Porta – ma posso anticipare che i nostri obbiettivi sono quelli di dare maggiore spazio ai temi sociali, a rivitalizzare il turismo, anche intervenendo sul lungo lago, e di aprire le porte del comune ai giovani e alle loro idee”.

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